Papa: Israele ha diritto di difendersi, ma preoccupa assedio a Gaza

Il Papa Francesco ha espresso il suo dolore e la sua apprensione per la situazione di violenza in corso in Israele e Palestina. Durante un appello al termine dell’udienza generale, il Pontefice ha pregato per le famiglie delle vittime e ha chiesto il rilascio immediato degli ostaggi.

Preoccupazione per l’assedio a Gaza e le vittime innocenti

Il Papa ha sottolineato il diritto di difesa di chi viene attaccato, ma ha espresso grande preoccupazione per l’assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza e per le numerose vittime innocenti. Ha affermato che il terrorismo e gli estremismi non contribuiscono a trovare una soluzione al conflitto, ma alimentano odio, violenza e vendetta, causando sofferenza a entrambe le parti.

Il Medio Oriente ha bisogno di pace

Il Pontefice ha sottolineato che il Medio Oriente ha bisogno di pace, una pace basata sulla giustizia, il dialogo e il coraggio della fraternità. Ha evidenziato che la guerra non è la soluzione, ma solo la pace può portare stabilità e benessere alla regione.

Appello per una soluzione al conflitto

Il Papa ha fatto un appello affinché si trovi una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi. Ha sottolineato l’importanza di superare l’odio e la violenza, e di lavorare insieme per costruire un futuro di pace e prosperità per entrambi i popoli.

La preghiera come strumento di speranza

Il Pontefice ha invitato tutti a pregare per la pace in Israele e Palestina, per le famiglie colpite dalla violenza e per coloro che sono coinvolti nel conflitto. Ha sottolineato che la preghiera è uno strumento di speranza e che solo attraverso il dialogo e la comprensione reciproca si può raggiungere una soluzione pacifica.

L’impegno della Chiesa per la pace

Il Papa ha ribadito l’impegno della Chiesa per la pace nel Medio Oriente e ha invitato tutti a lavorare insieme per costruire un futuro di convivenza pacifica e di rispetto reciproco. Ha sottolineato che solo attraverso la giustizia e il dialogo si può porre fine al conflitto e costruire un mondo migliore per le future generazioni.