Un monologo che rompe gli stereotipi: “se Biancaneve fosse stata una cozza, il cacciatore non l’avrebbe salvata”. Paola Cortellesi, celebre attrice e regista, ha preso la scena durante l’inaugurazione dell’anno accademico all’università Luiss Guido Carli, offrendo un monologo provocatorio sul sessismo nelle fiabe.
Durante il suo discorso inaugurale, Cortellesi ha sfidato gli stereotipi di genere, affermando: “Se Biancaneve fosse stata una cozza, il cacciatore non l’avrebbe salvata“. Ha continuato a porre domande provocatorie sulle dinamiche delle fiabe, come il fatto che il principe abbia bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola.
Il monologo di Cortellesi ha messo in luce la necessità di riconoscere e sfidare i luoghi comuni e gli stereotipi che hanno contribuito a costruire la cultura patriarcale e maschilista nel paese. Ha incoraggiato gli studenti a rimanere originali e pazzi, ma non per forza straordinari.
Il presidente della Luiss, Luigi Gubitosi, ha elogiato Cortellesi definendola un’ambasciatrice straordinaria per i valori di diritti, inclusione e sostegno al merito che l’università cerca di trasmettere quotidianamente.
La Luiss ha recentemente ottenuto riconoscimenti globali, posizionandosi al vertice delle classifiche per gli studi politici e internazionali. Il suo impegno per la sostenibilità e la diversità riflette la missione di educare i futuri leader globali a gestire le sfide del mondo in trasformazione.
Il rettore Andrea Prencipe ha sottolineato il ruolo chiave dell’università nel preparare gli studenti a carriere non lineari e convenzionali. Paola Severino, presidente della Luiss School of Law, ha evidenziato l’importanza dell’educazione, della formazione e della legalità nel raggiungere l’obiettivo fondamentale dell’uguaglianza di genere.
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