Paola Cortellesi ha raggiunto un grande traguardo con il suo primo film da regista, “C’è ancora domani”. A soli due settimane dall’uscita nelle sale, la pellicola ha già stabilito un nuovo record come il film italiano più visto del 2023. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, Paola è stata scelta come protagonista del nuovo numero di Vanity Fair. Durante l’intervista rilasciata per l’occasione, l’attrice ha sottolineato l’importanza di combattere la violenza di genere ogni giorno, senza aspettare il futuro.
Paola Cortellesi ha voluto trasmettere un messaggio forte attraverso il suo film. “Il matrimonio non è più l’unico traguardo da tempo, lo sono invece una buona istruzione e un buon lavoro. Su questi diritti dobbiamo puntare”, ha dichiarato l’attrice. Paola ha raccontato di insegnanti che le hanno confidato di non riuscire a coinvolgere i ragazzi nella storia dei diritti delle donne attraverso i libri di testo e che vorrebbero utilizzare il suo film a questo scopo. “C’è ancora domani” ritrae la società patriarcale degli anni ’40, una società che non è così lontana dalla nostra, affrontando tematiche come la violenza domestica e l’acquisizione dei diritti di voto e istruzione.
Secondo Paola Cortellesi, le nuove generazioni di uomini sono meno maschiliste, ma dipende da dove provengono. Nel suo film, l’attrice ha voluto mostrare che non tutti gli uomini sono maschilisti, ma che persiste comunque una mentalità sessista. Paola ha anche espresso la sua opinione sull’educazione all’affettività nelle scuole, che è stata derisa in Parlamento. L’attrice ha sottolineato l’importanza di iniziare l’educazione all’affettività e al rispetto di sé fin dalla scuola dell’infanzia e di continuare con l’educazione sessuale. Ha definito uno scandalo il fatto che questa materia non sia prevista dal ministero.
Paola Cortellesi ha dimostrato di essere non solo una talentuosa attrice, ma anche una regista di successo. Il suo film “C’è ancora domani” ha toccato tematiche importanti come la violenza di genere e l’importanza dell’educazione sessuale. La sua intervista su Vanity Fair è un ulteriore contributo alla lotta contro la violenza sulle donne e alla promozione di una società più equa e rispettosa.