Il gup di Perugia ha accettato la richiesta di patteggiamento a quattro mesi di reclusione per traffico d’influenze illecite avanzata dalla difesa dell’ex magistrato Luca Palamara. La richiesta è stata presentata dagli avvocati Benedetto Buratti e Roberto Rampioni e aveva ottenuto il parere favorevole della procura di Perugia. Palamara è accusato di aver messo a disposizione di due imprenditori le sue funzioni e i suoi poteri in cambio di diversi vantaggi, tra cui la partecipazione a un affare vantaggioso, l’uso gratuito di due scooter e soggiorni a Capri e a Roma.
La decisione del gup si basa sulla riqualificazione dell’accusa da corruzione per l’esercizio della funzione e in atti giudiziari a traffico di influenze illecite per Luca Palamara, che è stata effettuata dai pubblici ministeri Gemma Miliani e Mario Formisano. Questa decisione fa seguito a quella del 30 maggio scorso, quando Palamara ha patteggiato una condanna a un anno, pena sospesa, nel filone principale dell’inchiesta che lo coinvolgeva a Perugia per i suoi rapporti con l’imprenditore Fabrizio Centofanti.
L’imprenditore Federico Aureli, invece, ha scelto di procedere con il rito ordinario e il gup lo ha rinviato a giudizio. Il processo per lui inizierà il 24 gennaio prossimo.
A Perugia è ancora in corso il processo che vede imputati Palamara e il magistrato Stefano Rocco Fava per rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio. Solo Fava è anche accusato di accesso abusivo a un sistema informatico.