International SOS ha recentemente pubblicato una classifica che illumina le destinazioni più pericolose del 2024, valutando i rischi legati a crimini violenti, disordini sociali, questioni sanitarie e, novità di quest’anno, calamità estreme legate ai cambiamenti climatici. Questo indice è cruciale per chiunque stia pianificando viaggi futuri, offrendo una visione dettagliata delle minacce in diverse parti del mondo.
Le nazioni come Libia, Sud Sudan, Siria, Ucraina e Iraq emergono come aree con un livello di rischio “estremo” per i viaggiatori. Anche zone come Gaza, Libano e la Russia, insieme alla regione del Sahel in Africa, sono sottolineate per i loro conflitti in corso o emergenti. Questi luoghi presentano sfide significative per la sicurezza a causa di instabilità politica, conflitti armati o tensioni sociali.
In America Centrale e del Sud, paesi come Venezuela, Honduras e Haiti sono identificati come aree ad “alto rischio”, principalmente a causa dell’aumento di criminalità e disordini sociali. Sul fronte sanitario, nazioni come Niger, Sudan e Somalia sono considerate altamente rischiose, con preoccupazioni simili anche per lo Yemen, l’Iraq, la Siria e la Corea del Nord.
La relazione di quest’anno introduce una categoria dedicata agli impati dell’alterazione climatica sulla sicurezza globale. Mentre paesi come Italia, Spagna e Germania mostrano rischi “bassi”, nazioni come la Nigeria e la Repubblica Democratica del Congo sono esposte a rischi “molto alti”. Questo riflette come il cambiamento climatico stia diventando un fattore sempre più critico nella pianificazione della sicurezza dei viaggi.
L’incremento dell’80% di allarmi per la sicurezza dal 2022 evidenzia una tendenza preoccupante nel panorama globale. International SOS sottolinea che la sua mappa è progettata per aiutare le organizzazioni a comprendere meglio i rischi nei paesi dove i loro dipendenti potrebbero viaggiare, facilitando la creazione di strategie su misura per mitigare le minacce specifiche.