Secondo fonti politiche israeliane, un accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas potrebbe essere raggiunto nelle prossime 48-72 ore. Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà per discutere i dettagli dell’intesa, che è stato oggetto di progressi significativi.
Il direttore dello Shin Bet in Egitto per i negoziati
Ronen Bar, direttore del servizio di sicurezza interno israeliano, si è recato in Egitto per discutere dell’accordo di liberazione. Anche Brett McGurk, consigliere di Joe Biden, è coinvolto nei negoziati. L’accordo dovrà essere approvato dal governo israeliano.
La guerra continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi
Nonostante la possibilità di un cessate il fuoco per il ritorno degli ostaggi, il membro del gabinetto di guerra Benny Gantz ha avvertito che la guerra non si fermerà fino al raggiungimento degli obiettivi. Israele sta facendo tutto il possibile per riportare in sicurezza gli ostaggi a casa.
Ostacoli nell’accordo
Ci sono vari ostacoli che stanno rallentando le trattative tra Hamas e Israele. Uno dei problemi è la verifica dell’elenco dei nomi degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi che devono essere rilasciati. Israele vuole assicurarsi che nessuno dei prigionieri abbia legami con Hamas.
Un altro ostacolo è la mancanza di informazioni sugli ostaggi detenuti da Hamas. Non è chiaro quali ostaggi potrebbe rilasciare Hamas come parte dell’accordo. Inoltre, i combattimenti in corso e i problemi logistici stanno complicando i negoziati.
Braccio di ferro tra Hamas e Israele
Le Brigate Ezzeldín al Qassam hanno accusato Israele di bloccare lo scambio degli ostaggi, che include il rilascio di donne e bambini rapiti. Il Qatar sta mediando per raggiungere un’intesa, ma le autorità israeliane hanno rinviato.
La Jihad Islamica potrebbe decidere di non accettare un accordo tra Israele e Hamas e aspettare “condizioni migliori”. In precedenza, l’organizzazione aveva tenuto in ostaggio 34 persone.
Appello delle famiglie agli alti funzionari israeliani
Le famiglie degli ostaggi hanno fatto un appello urgente al primo ministro Benjamin Netanyahu, al ministro della Difesa Yoav Gallant e a Benny Gantz affinché accettino subito l’accordo con Hamas.