Paul B. Preciado debutta come regista con “Orlando, my political biography”
Paul B. Preciado, scrittore, filosofo e attivista spagnolo, ha presentato il suo primo film, “Orlando, my political biography”, alla Festa del Cinema di Roma. Il regista ha dichiarato che il suo obiettivo era condividere la sua utopia politica con il pubblico, senza cercare compassione per le persone trans, ma mostrando le sfide che affrontano nell’affermare la propria identità. Per Preciado, essere trans è stata la cosa migliore che gli sia mai capitata nella vita.
“Orlando” e la sua narrazione armoniosa
Il docufilm di Preciado, che ha debuttato alla Berlinale, si basa sul libro simbolo della sua vita, “Orlando” di Virginia Woolf. La storia racconta di un protagonista che cambia sesso in modo armonioso. Nel film, Preciado combina la sua narrazione in prima persona con le parole della scrittrice inglese e presenta 25 ideali “Orlando” di oggi, persone trans e non binarie di diverse età, da 8 a 70 anni.
La marcia civile di Orlando a Roma
Per sottolineare il legame con l’attualità, Preciado ha scelto di sfilare sul red carpet di Roma con la Orlando March, una marcia civile organizzata dal Mit- Movimento di Identità Trans e in collaborazione con varie associazioni in tutta Italia. L’obiettivo è promuovere l’importanza di non essere influenzati dagli altri nella definizione della propria identità. Preciado ha sottolineato che le imposizioni iniziano fin dalla nascita, quando ci viene assegnato un genere, ma è la nostra realtà a definirci.
“Orlando” come ispirazione per Preciado
Preciado ha letto “Orlando” da adolescente e, nonostante fosse una fiction, ha pensato che se il libro fosse reale, la sua vita sarebbe stata possibile. Crescendo in una società cattolica, non aveva punti di riferimento per identificarsi come persona non binaria. L’autore sottolinea l’importanza di non permettere agli altri di imporre il proprio pensiero, poiché ciò limiterebbe la libertà e la democrazia.
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