Mahmoud Shaheen, un dentista di 40 anni di Gaza, ha vissuto un’esperienza terribile quando ha ricevuto una telefonata all’alba che lo avvertiva di un imminente bombardamento sui grattacieli vicini. Shaheen ha permesso l’evacuazione di centinaia di persone da al Zahra, un’area residenziale nel nord della Striscia, che è stata poi ridotta in macerie.
La telefonata è arrivata alle 06:30 del 19 ottobre da una voce che si presentava come Abu Khaled dell’intelligence israeliana. Shaheen, sconvolto, ha chiesto una verifica e ha richiesto dei colpi di avvertimento per confermare la minaccia. Quando ha capito che la situazione era reale, ha implorato di non bombardare finché c’erano ancora persone nell’area. La voce ha risposto che c’erano ordini superiori per il bombardamento.
Shaheen è riuscito a far evacuare tutti gli abitanti prima che i grattacieli venissero colpiti. Un aereo israeliano ha distrutto i tre edifici, come confermato da un post su Facebook del gruppo Al Zahara. Dopo il raid, Shaheen ha ricevuto una chiamata in cui un uomo che si presentava come Daoud, conosceva dettagli personali sulla sua vita e gli ha avvertito che altri 20 edifici sarebbero stati distrutti entro due ore.
Nel buio, Shaheen ha gridato di casa in casa per avvertire la gente di fuggire. Ha rifiutato di dare il suo permesso per i bombardamenti successivi e ha cercato di far evacuare le persone in sicurezza. Alla fine, la comunità di Al Zahara si è dispersa e Shaheen si è trasferito con la sua famiglia in un’altra parte della Striscia.
Nonostante l’angoscia, grazie all’azione di Shaheen, nessuno dei suoi vicini è morto durante il bombardamento. “Non penso alla mia casa o al mio studio dentistico. Prego solo di sopravvivere”, ha dichiarato Shaheen. La sua coraggiosa azione ha salvato molte vite in una situazione di estrema pericolo.