Israele intensifica l’operazione nella Striscia di Gaza
L’operazione militare di Israele nella Striscia di Gaza sta entrando in una nuova fase, con l’obiettivo di dare la caccia a Hamas in tutta l’enclave. Le forze armate israeliane (IDF) si stanno preparando ad allargare il loro raggio d’azione verso sud. Il portavoce delle IDF, Daniel Hagari, ha dichiarato che l’operazione continuerà ovunque ci sia presenza di Hamas, compreso il sud della Striscia.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito che Israele non intende mantenere le sue truppe nella Striscia di Gaza dopo il conflitto con Hamas, ma desidera comunque preservare il controllo dell’enclave. Netanyahu ha affermato che non è sicuro di mantenere le truppe all’interno, poiché la Striscia di Gaza è molto piccola.
Il futuro governo di Gaza è ancora incerto. Netanyahu ha sottolineato la necessità di un cambiamento culturale nell’amministrazione civile di Gaza, affinché non si impegni nel finanziamento del terrorismo.
Reazioni contrastanti all’approccio di Netanyahu
Il vice presidente della Knesset, Nissim Vaturi, ha criticato l’approccio prudente di Netanyahu, affermando che Gaza dovrebbe essere distrutta immediatamente. Vaturi ha invitato Israele a bloccare l’ingresso del carburante e a interrompere l’approvvigionamento di acqua fino alla restituzione degli ostaggi.
Nel frattempo, il numero delle vittime dell’attacco di Hamas al rave nel deserto del Negev il 7 ottobre è salito a 364, rappresentando un terzo di tutte le vittime dell’assalto. Tuttavia, le autorità israeliane ritengono che Hamas non fosse a conoscenza del festival musicale prima del massacro.
Hamas e gli ospedali
Durante le operazioni militari degli ultimi giorni, l’ospedale al-Shifa è stato al centro dell’attenzione. Secondo le IDF, c’è una presenza evidente di Hamas in tutti gli ospedali della Striscia di Gaza. Il maggiore generale Yaron Finkelman, capo del comando meridionale delle IDF, ha dichiarato che Hamas fa un uso cinico degli ospedali, come dimostrato dal ritrovamento di un ingresso di un tunnel e un deposito di armi all’interno dell’ospedale al-Shifa.
Secondo Hamas, 25 ospedali e 250 strutture mediche sono fuori servizio a causa dei raid aerei israeliani, mentre 55 ambulanze sono state distrutte. Inoltre, sono state distrutte almeno 57 moschee e altre 165 sono state danneggiate parzialmente.
Il bilancio complessivo delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di oltre 12.000 persone, tra cui 5.000 bambini e 3.300 donne. Ci sono anche 30.000 feriti, di cui il 75% sono donne e bambini. Tuttavia, il numero delle vittime potrebbe essere ancora più alto, poiché 3.750 persone risultano disperse, tra cui 1.800 bambini che si trovano ancora sotto le macerie. Durante il conflitto, sono stati uccisi anche almeno 200 operatori sanitari e 51 giornalisti e rappresentanti dei mezzi di informazione.