Parigi si sta preparando per una manifestazione “contro l’antisemitismo e per la Repubblica” organizzata dai presidenti delle due camere del parlamento francese. Questa manifestazione è stata convocata in risposta all’aumento degli attacchi contro gli ebrei in tutto il paese, che sono stati scatenati dalla guerra tra Israele e Hamas a Gaza. La premier Elisabeth Borne ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione, affermando che questa lotta è fondamentale per la coesione nazionale. Tuttavia, nel suo post sui social media, ha anche criticato coloro che partecipano per “fare bella figura”, facendo riferimento all’estrema destra che parteciperà e all’assenza della sinistra radicale.
La presenza di leader dell’estrema destra come Marine Le Pen del Rassemblement National e Eric Zemmour di La Reconquete ha suscitato molte polemiche. Questo è particolarmente significativo considerando che in passato esponenti del vecchio Front National, tra cui il padre di Marine, Jean Marie, sono stati accusati di antisemitismo. Il leader de la France Insoumise, Jean Luc Melenchon, ha citato la presenza dell’estrema destra come motivo per non partecipare alla manifestazione. Tuttavia, è stato criticato quando ha definito la marcia come un “rendez-vous” per coloro che sostengono incondizionatamente il massacro a Gaza. Alla fine, France Insoumise parteciperà a un raduno di forze giovanili della sinistra davanti al “Velo d’hiv”, il luogo in cui furono deportati oltre 13.000 ebrei nei campi di sterminio nazisti.
Il presidente francese Emmanuel Macron non parteciperà alla manifestazione, ma ha pubblicato una lettera contro l’antisemitismo. Nella lettera, Macron afferma che l’antisemitismo è sempre “odioso” e che una Francia in cui i cittadini ebrei hanno paura non è la Francia. Ha anche sottolineato che negli ultimi mesi sono stati commessi più di 1.000 atti di antisemitismo in Francia, tre volte di più rispetto all’anno scorso. Macron ha promesso che l’antisemitismo sarà perseguito e che non ci sarà tolleranza per l’intollerabile. La lettera è stata pubblicata su Le Parisien e cita Emile Zola, lo scrittore che difese il capitano Dreyfus nel famoso caso di antisemitismo in Francia.