Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità , ha recentemente alzato la voce per denunciare le condizioni critiche nelle strutture ospedaliere di Gaza. L’appello è arrivato dopo una visita all’ospedale Kamal Adwan, situato nel nord della Striscia, dove il dramma sanitario si fa sempre più grave a causa del prolungato conflitto nella regione.
Durante la visita all’ospedale Kamal Adwan, Ghebreyesus ha potuto osservare in prima persona la difficile realtà che i pazienti e il personale medico devono affrontare. “Le condizioni dell’ospedale sono semplicemente spaventose”, ha commentato il direttore Oms, rivelando un quadro allarmante circa la situazione sanitaria nell’area. I reparti, già provati, si trovano sotto forte pressione a causa dell’aumento del numero di pazienti, molte volte causato dai conflitti che continuano a colpire la regione.
In molti ospedali di Gaza, come il Kamal Adwan, il personale è sopraffatto e le risorse sono drasticamente ridotte. L’emergenza medico-sanitaria è amplificata dalle difficoltà di approvvigionamento di medicinali e attrezzature sanitarie. In questo contesto, i medici e il personale sanitario stanno facendo di tutto per garantire assistenza, spesso lavorando in condizioni di stress estremo e con mezzi limitati. La mancanza di energia elettrica e il danneggiamento delle strutture contribuiscono a rendere ancora più complicato il lavoro in corsia.
Nel suo forte messaggio, Ghebreyesus ha chiesto non solo la tutela dell’assistenza sanitaria, ma ha anche lanciato una richiesta di cessate il fuoco immediato. “Chiediamo la tutela dell’assistenza sanitaria e la fine di questo inferno! Cessate il fuoco!”, ha aggiunto su X, evidenziando quanto la pace sia cruciale per salvaguardare la vita di chi si trova in ospedale. La guerra e le sue conseguenze devastanti rendono quasi impossibile fornire un’assistenza sanitaria adeguata ai pazienti, aumentando i rischi per la loro incolumità.
La richiesta dell’Oms si inserisce in un contesto più ampio, con numerosi operatori sanitari e ONG che, da tempo, sollecitano un’attenzione internazionale su Gaza e le sue criticità. La comunità internazionale è quindi chiamata a riflettere sulla necessità di garantire sicurezza e assistenza a chi soffre a causa delle violenze. La vita umana deve prevalere su qualsiasi conflitto, e la situazione attuale rappresenta una grave violazione dei diritti umani fondamentali.
L’appello di Ghebreyesus per un cambiamento sostanziale nella situazione dei servizi sanitari a Gaza è un richiamo che non può cadere nel vuoto. Le attese sono alte, e restare in silenzio di fronte a tale crisi non è più un’opzione praticabile. Le organizzazioni non governative e i gruppi di aiuto internazionale stanno cercando di fare la differenza, ma le sfide sul terreno rimangono enormi.
Il futuro dell’assistenza sanitaria a Gaza non può prescindere dalla necessità di un intervento internazionale e da politiche che garantiscano sia un cessate il fuoco duraturo sia la ricostruzione delle strutture danneggiate. La speranza è che, con l’aumento della consapevolezza dell’emergenza umanitaria, si possano attuare le misure necessarie per garantire l’integrità e la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari, in modo da dare a Gaza un’ulteriore opportunità di rinascita.