La Procura della Repubblica di Varese sta conducendo accertamenti per ricostruire il movente che ha portato all’omicidio-suicidio avvenuto ieri mattina a Cuasso al Monte, in provincia di Varese. Intorno alle 11 di mercoledì 25 ottobre, Pierluigi Vacchi, 84 anni, ha sparato alla moglie Giuseppina Anselmini, 80 anni, con una pistola di piccolo calibro, per poi togliersi la vita.
Il procuratore di Varese, Massimo Politi, ha rilasciato una nota in cui afferma che “sono in corso indagini per comprendere il movente dell’accaduto che, allo stato, sembra riconducibile a dinamiche familiari sconosciute e che non coinvolgono soggetti esterni”. Secondo quanto comunicato dalla Procura, non risultano precedenti denunce riguardanti la coppia. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Porto Ceresio e Varese.
L’omicidio-suicidio ha scosso la comunità di Cuasso al Monte, lasciando sgomenti i residenti del piccolo paese. I vicini di casa hanno raccontato di una coppia anziana, apparentemente tranquilla e senza problemi evidenti. Non si erano mai verificati episodi di violenza o litigi rumorosi.
La tragedia ha suscitato grande tristezza e sgomento tra i familiari delle vittime. I parenti sono stati informati dell’accaduto e si stanno riunendo per affrontare insieme il dolore e cercare di comprendere cosa possa aver portato a un gesto così estremo.
La Procura di Varese, nel frattempo, sta cercando di ricostruire la dinamica dell’omicidio-suicidio, analizzando le testimonianze dei vicini di casa e raccogliendo eventuali indizi che possano aiutare a comprendere le ragioni dietro questo tragico gesto.
La comunità di Cuasso al Monte è unita nel dolore e si sta organizzando per offrire sostegno ai familiari delle vittime. In momenti come questi, è importante che la solidarietà e l’empatia prevalgano, per cercare di superare insieme una tragedia così dolorosa. La Procura di Varese continuerà a svolgere le indagini per fare luce su questo tragico evento e dare risposte alle domande che inevitabilmente sorgono in situazioni del genere.