Il gup di Roma ha deciso di rinviare a giudizio Giandavide De Pau, l’uomo accusato dell’omicidio delle tre donne avvenuto il 17 novembre 2022 nel quartiere Prati. Le vittime sono due donne cinesi, accoltellate a morte nell’appartamento di via Riboty, e una sessantacinquenne colombiana, uccisa nel seminterrato di via Durazzo.
La prima udienza del processo è stata fissata per il 22 febbraio davanti alla terza Corte d’Assise. Durante l’udienza preliminare, i parenti delle vittime si sono costituiti parti civili. Gli avvocati dell’accusa, Antonella Pandolfi e Michele Prestipino, contestano a De Pau, oltre alle aggravanti della crudeltà e dei futili motivi, anche la premeditazione dell’omicidio.
De Pau, un ex autista del boss Michele Senese con un passato criminale, era stato arrestato dalla Polizia meno di 48 ore dopo il delitto. I suoi difensori, gli avvocati Alessandro De Federicis e Barbara De Benedetti, sottolineano che uno degli elementi oggetto di contraddittorio sarà la perizia psichiatrica.
I delitti ripresi con il cellulare
Dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Mara Mattioli, è emerso che De Pau aveva registrato con il suo cellulare l’omicidio delle due donne cinesi nell’appartamento di via Riboty. I due video, della durata di 14 e 42 minuti, documentavano in modo incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio commesso da De Pau dopo aver avuto rapporti sessuali con le vittime e aver chiesto di rimanere da solo con loro, allontanando gli altri clienti.