Martedì l’interrogatorio di garanzia: Turetta “molto provato e disorientato”
Martedì si terrà l’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, il 21enne accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Dopo la sua prima notte in carcere a Verona, Turetta è stato descritto dal suo avvocato come “molto provato e disorientato”. Arrivato ieri in Italia dalla Germania su un aereo militare, è stato scortato fino alla casa circondariale Montorio, dove è stato rinchiuso in una cella insieme a un altro detenuto. Per garantire la sua sicurezza, è stato posto in un’area isolata e viene tenuto sotto stretta sorveglianza per prevenire aggressioni o gesti suicidiari.
Il futuro di Turetta in carcere
Nel corso dei prossimi giorni, Turetta potrebbe essere trasferito in un reparto protetto, dove vivono detenuti con vite separate dagli altri. Nel frattempo, il suo avvocato ha dichiarato che il giovane è in condizioni di salute accettabili, nonostante sia molto provato e disorientato. Martedì, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice Benedetta Vitolo, Turetta avrà la possibilità di scegliere se rimanere in silenzio o rispondere alle accuse. Nel caso gli venga contestata l’aggravante della premeditazione, potrebbe rischiare l’ergastolo.
L’incontro dei genitori con Turetta
I genitori di Filippo Turetta, Elisabetta e Nicola, si incontreranno “quanto prima” con il figlio nel carcere di Verona. Lo ha annunciato il loro avvocato, Giovanni Caruso, dopo l’incontro nella casa circondariale. Nel frattempo, Turetta è arrivato ieri in Italia dalla Germania a bordo di un aereo militare. Durante il volo, è stato descritto come silenzioso e rassegnato, senza mostrare segni di nervosismo o pianto. L’avvocato Emanuele Compagno, che inizialmente aveva accettato di difendere Turetta, ha rinunciato al mandato dopo il suo arrivo in Italia, dichiarando di considerare concluso il suo lavoro come difensore d’ufficio.