Legale della sorella di Giulia: “Turetta ha compiuto anche stalking”
Il legale di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, sostiene che l’omicidio della giovane sia stato “aggravato dallo stalking”. Secondo l’avvocato Nicodemo Gentile, Filippo Turetta ha dimostrato di essere un “molestatore assillante” e il suo comportamento è caratterizzato da una “fame di possesso” nei confronti di Giulia. L’avvocato ha spiegato che Turetta ha esercitato un assedio psicologico sulla ragazza, causandole disorientamento e ansia. Ha inoltre affermato che Turetta ha molestato e controllato Giulia attraverso chiamate e messaggi incessanti, fino a commettere infine l’omicidio per soddisfare la sua volontà persecutoria.
La difesa sostiene che Turetta non ha risposto alle domande
Durante l’interrogatorio, Turetta sembra non aver risposto alle domande poste dalla giudice e dal pm. Questo fatto fa ritenere che il giovane non abbia fornito alcuna spiegazione o giustificazione per le sue azioni. La sua mancanza di risposte potrebbe essere interpretata come un segno di colpevolezza o come un tentativo di nascondere la verità . Tuttavia, è importante sottolineare che Turetta ha il diritto di non rispondere alle domande, poiché è protetto dal principio del diritto di non autoincriminazione.
L’omicidio di Giulia è stato caratterizzato da stalking
Secondo il legale di Elena Cecchettin, l’omicidio di Giulia è stato caratterizzato da stalking. L’avvocato ha affermato che Turetta ha esercitato un controllo e una molestia costante sulla ragazza, attraverso chiamate e messaggi incessanti. Questo comportamento ha causato a Giulia uno stato di disorientamento e ansia. L’avvocato ha descritto Turetta come un “molestatore assillante” che aveva una “fame di possesso” nei confronti di Giulia. Secondo la difesa, l’omicidio è stato il culmine di questa volontà persecutoria di Turetta.
Articolo originale:
E’ iniziato verso le 10 e già attorno alle 10.30 sono usciti la giudice e il pm. Ciò fa ritenere che il giovane non abbia risposto alle domande.