Una scritta intimidatoria in lingua sarda è apparsa ieri a Lula, nel Nuorese, sul muro del vecchio cimitero. Il messaggio, che recitava “Morte al sindaco e a Et” è stato prontamente cancellato. Accanto alla scritta era stato posizionato un teschio di un animale per rendere il tutto ancora più inquietante. Questo fatto è avvenuto nella stessa città dove pochi giorni fa un uomo è stato ucciso durante una manifestazione.
La notizia ha destato grande preoccupazione nel paese, già sconvolto per l’omicidio di Nico Piras, l’operaio di 42 anni ucciso durante la manifestazione Cortes Apertas. Attualmente, c’è una persona sospettata di aver avuto un ruolo nel delitto che è attualmente irreperibile. Non risulta essere ricercato ufficialmente, in quanto non è destinatario di alcun provvedimento.
I carabinieri della Compagnia di Bitti, insieme al Pm di Nuoro, stanno indagando sulla vittima, che era sotto processo insieme alla moglie per l’omicidio del fratello Angelo Maria nel 2015. Nel frattempo, il funerale di Nico Piras si terrà sabato e l’autopsia sarà eseguita domani.
La situazione di Lula è stata portata all’attenzione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, che si è riunito a Nuoro. Il prefetto ha assicurato al sindaco la massima attenzione e il rafforzamento delle forze di polizia per garantire la sicurezza della città.