Lanfranco Cirillo, il primo italiano a ricevere la cittadinanza onoraria per decreto di Putin, ha raccontato la nuova vita dell’élite russa in un’intervista all’Adnkronos. A Mosca, arrivano prodotti italiani come bufala dalla Campania, auto di lusso e vestiti firmati, ma le valute principali sono yuan e rupia. Cirillo è stato accusato in Italia di infedele dichiarazione dei redditi e autoriciclaggio, motivo per cui non si muove da Mosca da un anno e mezzo. Nonostante le sanzioni, i ristoranti offrono ancora cibo italiano e molte aziende occidentali sono ancora operative. Tuttavia, le valute principali utilizzate sono rupie, yuan e rial iraniani, poiché dollari ed euro sono introvabili. Cirillo sostiene che più del 90% degli italiani rimasti in Russia è consapevole dei cambiamenti in atto e non crede a tutto ciò che viene raccontato sui media. Cirillo è stato un architetto molto richiesto dai nuovi ricchi russi, lavorando per numerosi magnati e miliardari. Ha anche collaborato con importanti istituzioni, tra cui il Cremlino e diverse banche. Cirillo ritiene che gli oligarchi russi siano stati colpiti dalle sanzioni e non possono più viaggiare in Occidente, ma trovano comunque altre destinazioni di lusso come le Maldive, gli Emirati Arabi Uniti e il Vietnam. Gli affitti a Mosca sono rimasti ai livelli delle capitali europee e sono principalmente occupati da cinesi e iraniani. Cirillo ha lavorato per 44 miliardari russi secondo la lista di Forbes e uno dei suoi progetti più noti è stato il bagno da 1.372.000 dollari che ha progettato per la moglie di uno di loro. In seguito, Cirillo ha acquistato un terreno nella regione di Krasnodar e produce ora 5-600.000 bottiglie di vino l’anno. Molti russi hanno seguito l’esempio di Cirillo aprendo aziende vinicole con l’aiuto dei finanziamenti statali. Cirillo ritiene che la produzione di vini russi stia aumentando, mentre diminuisce quella dei prodotti italiani. In conclusione, Cirillo considera sé stesso e gli oligarchi russi danni collaterali della propaganda anti-russa, affermando che il mondo è cambiato a causa di questa guerra.
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