Il nuovo vaccino anti-Covid-19 monovalente per la variante XBB 1.5 di Sars-CoV-2, chiamato ‘Kraken’, è arrivato allo Spallanzani di Roma. L’obiettivo della nuova campagna di vaccinazione è prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. Il vaccino può essere utilizzato come richiamo con una valenza di 12 mesi, raccomandato a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino o ultima infezione. È possibile somministrare il vaccino anche a chi non è mai stato vaccinato e può essere somministrato contemporaneamente all’antinfluenzale. Le aziende sanitarie e gli ospedali sono pronti a iniziare la campagna di vaccinazione contro il Covid-19, invitando le aziende ad attuare iniziative per promuovere la chiamata attiva alla vaccinazione del personale medico e infermieristico. Il nuovo vaccino di Pfizer è raccomandato per persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in qualsiasi trimestre di gravidanza o nel periodo postpartum, operatori sanitari e sociosanitari, studenti di medicina e delle professioni sanitarie e persone dai 6 mesi ai 59 anni con elevata fragilità. Inizialmente si darà priorità a persone di età pari o superiore a 80 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, persone con elevata fragilità e operatori sanitari e sociosanitari. Tuttavia, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco ha espresso perplessità sulle indicazioni istituzionali, sottolineando le limitate quantità di vaccino disponibili. Ha affermato che il problema non è la mancata adesione delle persone alla vaccinazione, ma la mancanza di vaccini. Secondo Lopalco, la nuova circolare non ha fornito nuove indicazioni e il numero limitato di dosi disponibili potrebbe influire sull’adesione alla vaccinazione. Ha sottolineato la mancanza di indicazioni pressanti, organizzazione casuale, mancanza di investimenti e scarsa comunicazione come i problemi principali da affrontare. Ha invitato a non incolpare i ‘novax’ se la campagna vaccinale fallisce.