Ieri, giovedì 12 dicembre, si è svolta la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione di Cfi – Cooperazione Finanza Impresa. Questa società, partecipata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha come missione principale quella di sostenere le imprese cooperative grazie all’attuazione della legge Marcora, un’iniziativa fondamentale per la crescita e lo sviluppo del movimento cooperativo in Italia. Durante l’incontro sono state nominate le nuove figure di spicco che guideranno l’ente nei prossimi anni.
In seguito a questa riunione, il consiglio ha designato Stefano Dall’Ara come presidente, Mauro Frangi come vicepresidente e amministratore delegato e Fabio Travaglini come vicepresidente. Questo nuovo assetto mira a potenziare ulteriormente le attività di Cfi, ottimizzando le strategie di sviluppo delle cooperative.
Stefano Dall’Ara, originario di Bologna, porta con sé una vasta esperienza nel settore bancario e finanziario. Ha ricoperto ruoli di responsabilità all’interno di Legacoop, dove attualmente è responsabile dell’area finanza nazionale. Grazie alla sua carriera ventennale, Dall’Ara ha acquisito competenze sia manageriali che di governance, affrontando impegnative sfide in diverse società. È noto anche per la sua attività come presidente di “Previdenza Cooperativa”, il fondo pensione dedicato ai dipendenti delle imprese cooperative. La sua nomina segna un passaggio di testimone, poiché succede a Mauro Frangi, che ha guidato l’ente dal 2016 e che continuerà a svolgere un ruolo cruciale come amministratore delegato per il prossimo triennio.
La legge Marcora, introdotta negli anni ’80, ha rappresentato una grande intuizione per la promozione delle cooperative in Italia. Stefano Dall’Ara ha espressamente sottolineato come, negli anni, Cfi si sia affermata come uno strumento chiave per il movimento cooperativo, facilitando l’accesso a risorse finanziarie indispensabili per il suo sviluppo. Cfi non solo sostiene la nascita di nuove cooperative, ma si occupa anche del rafforzamento di quelle già esistenti, promuovendo pratiche che generano occupazione e impatto sociale positivo.
Il nuovo consiglio di amministrazione si è posto l’obiettivo di incrementare le attività legate al sostegno delle piccole e medie imprese cooperative, in linea con le politiche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Cfi ha come scopo principale non solo la crescita economica, ma anche il benessere delle comunità locali attraverso il supporto alle iniziative imprenditoriali che rispondano a esigenze sociali reali.
Mauro Frangi, in un intervento a margine della riunione, ha rimarcato l’importanza della missione di Cfi nel sostenere le cooperative di lavoro e sociali. Sotto la sua gestione, l’ente ha già finanziato oltre 209 cooperative, attuando 72 milioni di impieghi. Questa attività ha reso Cfi un partner privilegiato per quelle imprese che non solo vogliono generare profitto, ma hanno un forte impegno verso la creazione di buona occupazione e progetti che abbiano un’elevata valenza sociale e ambientale.
Particolare attenzione è dedicata anche alle cooperative di piccole dimensioni, che intraprendono percorsi vola di patrimonializzazione e crescita, grazie a un progetto specifico sostenuto dalla Commissione Europea. Cfi continuerà a operare in maniera proattiva per assicurare la vitalità dell’economia mutualistica e sociale, contribuendo così al progresso dell’intero Paese.
La nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Cfi rappresenta un capitolo significativo nell’ambito della cooperazione in Italia, e l’ente si prepara a mantenere il suo ruolo cruciale nel panorama economico.