Il tornado che ha investito la casa Ferragni non sembra aver completamente perso la sua forza, anzi, con nuovi documenti che emergono. La Guardia di Finanza ha recentemente acquisito materiale antitrust nell’ambito dell’inchiesta sulla controversia Ferragni-Balocco condotta dalla Procura di Milano. Il nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano sta raccogliendo documentazione dall’antitrust in relazione al caso dei pandori Ferragni-Balocco, nell’ambito di un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco.
L’autorità di vigilanza sulla concorrenza, che ha inflitto una multa significativa di oltre un milione di euro, ha raccolto una vasta quantità di documenti. L’acquisizione da parte della Guardia di Finanza richiederà diversi giorni. Tutti i documenti verranno attentamente esaminati dalle Fiamme Gialle, che redigeranno un rapporto consegnato a Fusco. Successivamente, sarà il procuratore a decidere se e quali ipotizzare reati e eventuali iscrizioni nel registro degli indagati. Al momento, si tratta di una semplice indagine contro ignoti e non è collegata a nessun reato specifico.
Dopo la multa dell’Antitrust per il caso del pandoro Balocco, le attività di Chiara Ferragni sono ancora sotto la lente d’ingrandimento. Clienti hanno lamentato su social network acquisti non consegnati dallo store dell’imprenditrice digitale. Il Codacons ha annunciato un esposto alla procura della Repubblica di Milano per approfondire queste segnalazioni. La Ferragni, al momento, ha scelto di mantenere il silenzio su questa vicenda.
Mentre la coppia affronta le nuove sfide legali, Chiara Ferragni sembra essere scomparsa dai social, non pubblicando né postando durante le festività. Nel frattempo, anche Fedez ha perso follower dopo lo scandalo del pandoro, con una diminuzione di 80mila follower su Instagram. Il rapper ha condiviso storie e foto con i figli, evitando riferimenti alla moglie, la cui immagine e credibilità sono state danneggiate dal recente scandalo.
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