I reperti dell’omicidio di Yara Gambirasio saranno esposti in aula di giustizia
Per la prima volta, gli abiti di Yara Gambirasio e i reperti relativi all’omicidio di Brembate saranno esposti in un’aula di giustizia. Questo potrebbe dare speranza a Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio della 13enne. L’udienza, fissata per il 20 novembre presso l’Assise di Bergamo, permetterà ai difensori di visionare i reperti, tra cui i leggings neri e gli slip su cui è stata trovata la traccia genetica mista. Inoltre, saranno presenti le 54 provette di DNA che hanno scatenato una controversia tra difesa e accusa. L’udienza sarà videoregistrata e vietata la possibilità di fare foto.
La speranza di Bossetti e l’apertura nel processo
Secondo l’avvocato Claudio Salvagni, Bossetti è molto contento di questa opportunità, che gli è stata negata finora. Da nove anni, dalla fase preliminare del processo, la difesa chiedeva l’accesso ai reperti. Solo nel 2023 la Corte di Cassazione ha autorizzato l’osservazione dal vivo, ma l’udienza di novembre potrebbe non soddisfare appieno le aspettative della difesa. L’obiettivo rimane quello di poter esaminare i reperti direttamente, alla ricerca di una traccia utile per tentare la revisione del processo sull’omicidio di Yara Gambirasio.
This website uses cookies.