Nuove norme per la gestione dell’immigrazione sono state adottate oggi dal Consiglio dei ministri. Queste misure mirano a fermare o almeno limitare gli sbarchi di migranti in Italia. Il decreto legge, intitolato “Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del ministero dell’Interno”, contiene diverse misure importanti.
La prima riguarda le espulsioni: sarà più facile allontanare gli stranieri pericolosi, anche se hanno un permesso di soggiorno a lungo termine. L’espulsione potrà essere disposta dal ministro dell’Interno per gravi motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato, previo avviso al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. In caso di gravi motivi di pubblica sicurezza, l’espulsione sarà disposta dal prefetto. Sarà possibile allontanare anche coloro che sono destinatari di una misura di sicurezza. Inoltre, il questore potrà negare il rientro dell’espulso che ha presentato ricorso nel caso in cui la sua presenza possa causare gravi turbative o pericolo all’ordine pubblico o alla sicurezza.
Inoltre, le domande di asilo reiterate non bloccheranno l’esecuzione di un provvedimento di allontanamento in corso. Sarà compito del questore, e non della Commissione territoriale per l’asilo, esaminare la domanda e dichiararne l’inammissibilità senza impedire l’espulsione, a meno che non siano presenti nuovi elementi rilevanti per il riconoscimento della protezione internazionale. Se il richiedente non si presenta presso l’ufficio di polizia competente per la verifica dell’identità e la formalizzazione della domanda di protezione internazionale, il procedimento non sarà considerato instaurato.
Una delle misure riguarda anche i presunti minorenni: in caso di mancanza temporanea di strutture dedicate, il prefetto potrà inserire il giovane, che appare apparentemente di età superiore ai 16 anni, in una specifica sezione dei centri ordinari per un periodo non superiore a 90 giorni. In caso di arrivi consistenti, le autorità di pubblica sicurezza potranno effettuare rilievi antropometrici o altri accertamenti sanitari al fine di determinare l’età del migrante. La procura dei minorenni dovrà autorizzare tali accertamenti.
Inoltre, il decreto prevede il rafforzamento dell’operazione Strade sicure, che attualmente coinvolge 5.000 militari impegnati nella sorveglianza di siti sensibili. Saranno dispiegati ulteriori 400 militari per la sicurezza delle stazioni ferroviarie, in particolare quelle di Milano, Roma e Napoli. Saranno stanziati finanziamenti per interventi a favore della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco.
Infine, il decreto inclusione tutte le donne, non solo quelle in stato di gravidanza, tra le persone vulnerabili che richiedono servizi speciali di accoglienza.