Una nuova variante del Covid, denominata JN.1, ha fatto la sua comparsa in Europa, originariamente individuata in Lussemburgo e successivamente diffusasi in Regno Unito e Francia. Gli esperti stanno attualmente analizzando questa variante per comprenderne meglio le caratteristiche e valutare l’impatto che potrebbe avere sulla diffusione del virus.
La JN.1 mostra tratti distintivi simili alle varianti Alpha e Beta
responsabili di fasi più intense della pandemia iniziale. La variante è stata recentemente categorizzata dalla UK Health Security Agency, il 4 dicembre scorso, a causa di una mutazione nella proteina spike che la contraddistingue e della crescente prevalenza nei dati sia del Regno Unito che a livello internazionale.
Attualmente in Italia, la variante più diffusa è Eris
una discendente di Omicron, rappresentando quasi il 60% dei casi. Altre sottovarianti di Omicron, come JG.3, XBB.15 (Kraken), XBB 1.9, HV.1 e BA.2.86 (Pirola), seguono nella classifica delle varianti più comuni.
La JN.1 è emersa come sottocategoria della variante Omicron Pirola
inizialmente rilevata in Lussemburgo lo scorso agosto. Da allora, si è diffusa negli Stati Uniti, nel Regno Unito e soprattutto in Francia.
Una delle caratteristiche preoccupanti della JN.1 è la mutazione nella sua proteina spike
che sembra conferirle una notevole capacità di infettare le cellule umane. Al 4 dicembre, sono stati segnalati 302 casi di JN.1 nel Regno Unito e 3.618 globalmente, con una tendenza in netto aumento.
Le mutazioni uniche di JN.1
alcune delle quali mai viste nelle varianti Alpha e Beta nel 2020 e 2021, sollevano l’ipotesi che questa variante possa eludere più facilmente il sistema immunitario, replicandosi in modo più veloce.
Nonostante la preoccupante diffusione di JN.1, gli esperti finora non segnalano una sintomatologia più grave o fondamentalmente diversa rispetto ad altre varianti del Covid. I sintomi generalmente riscontrati includono febbre, brividi, tosse, stanchezza, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, mal di testa, perdita di gusto o olfatto, congestione nasale e diarrea.
La situazione è in costante evoluzione, e gli esperti continuano a monitorare attentamente la variante JN.1 per comprendere appieno il suo impatto sulla salute pubblica. Restate aggiornati per ulteriori sviluppi su questa nuova variante del Covid.