Dal 2025, le famiglie italiane potranno beneficiare di una sostanziale modifica riguardante il calcolo dell’ise, con un focus particolare sull’esclusione dei titoli di Stato. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ufficialmente firmato un decreto che apporta notevoli cambiamenti nelle modalità di determinazione di questo indicatore socio-economico. Questa modifica è fondamentale, poiché le famiglie italiane utilizzano l’ise per accedere a numerose agevolazioni e servizi forniti dallo Stato e dagli enti locali, specialmente per chi si trova in situazioni di disagio economico.
Le principali modifiche nel calcolo dell’ise
Il nuovo decreto, pubblicato in seguito alla revisione del regolamento dell’ise, prevede diverse innovazioni cruciale. Primo fra tutti, la nota ufficiale del governo indica che, fino a un valore massimo di 50.000 euro, i titoli di Stato e altri strumenti finanziari garantiti dall’amministrazione pubblica non saranno più considerati nel calcolo dell’ise. Questa decisione offre un respiro a molte famiglie, permettendo loro di vedere il proprio reddito considerato in modo più favorevole rispetto al passato, dove tali asset contribuivano a un incremento del reddito complessivo.
Oltre all’esclusione dei titoli di Stato, il decreto comprende misure specifiche per i nuclei familiari in cui vi sono persone con disabilità o non autosufficienti. In questi casi, i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari ricevuti non verranno inclusi nel reddito complessivo del nucleo familiare. Questa novità rappresenta un passo avanti significativo nel garantire un sostegno maggiore alle famiglie con persone vulnerabili, alleviando il carico finanziario che spesso possono affrontare.
Vantaggi per famiglie con disabilità
Un’altra importante novità introdotta dal decreto riguarda la maggiore considerazione delle situazioni familiari con disabilità. Per ogni componente del nucleo familiare che presenta disabilità media, grave o che è non autosufficiente, viene attribuita una maggiorazione di 0,5 al parametro della scala di equivalenza. Questo cambiamento è un riconoscimento verso le famiglie che si occupano di membri con esigenze particolari, garantendo un trattamento più equo e favorendo l’accesso a servizi indispensabili.
I cambiamenti sono il risultato di un lungo processo di consultazione e revisione della normativa, mirati a semplificare e rendere più equa la determinazione dell’ise. Non è solo una questione di numeri, ma di reale supporto alle famiglie che quotidianamente affrontano varie forme di difficoltà economica e sociale.
Procedura di validità delle attestazioni ise
Il decreto prevede anche una disciplina transitoria che consente la validità delle attestazioni dell’ise già emesse. Queste continueranno a rimanere valide per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla loro naturale scadenza. La normativa consente a tutte le famiglie di richiedere una nuova attestazione per il calcolo dell’ise secondo le regole del nuovo Dpcm.
Queste modifiche sono state pensate per facilitare il processo di accesso ai servizi, garantendo al contempo che il sistema rimanga coerente e supporti le famiglie in modo efficace. Successivamente, il decreto sarà inviato alla Corte dei conti per l’approvazione e la sua pubblicazione avverrà sulla Gazzetta Ufficiale, marcando così un punto di svolta nelle politiche di sostegno economico alle famiglie.
Resta ora da vedere l’impatto concreto di questa riforma e come sarà implementata a livello locale negli anni a venire.