Nicolas Jarry, tennista cileno di buon livello, ha espresso il suo malcontento riguardo al trattamento ricevuto dall’ATP in confronto a quello riservato a Jannik Sinner, suo avversario negli Australian Open. Nel 2019, Jarry è stato sospeso per un anno a causa di un test positivo per doping, mentre Sinner ha avuto un destino ben diverso. L’argomento ha sollevato polemiche e interrogativi sul sistema di giustizia sportiva del tennis.
Nel 2019, Nicolas Jarry si è trovato coinvolto in una spiacevole vicenda legata al doping. Il tennista è risultato positivo a due steroidi anabolizzanti, il ligandrol e lo stanozolol, e ha quindi subito una sospensione di dodici mesi. La decisione ha avuto un impatto significativo sulle sue prestazioni, costringendolo a rimanere lontano dai campi da tennis e a perdere tutti i punti racimolati fino ad allora. La sua assenza dal tour ha creato non pochi disagi nella sua carriera, tanto che è stato costretto a ripartire da zero e ricostruire la sua reputazione.
Successivamente, un’indagine ha stabilito che il consumo di queste sostanze era stato accidentale, riconducibile a integratori contaminati. Nonostante ciò, Jarry ha visto la sua carriera interrotta in modo brusco, vivendo un periodo di grande difficoltà. Il suo racconto serve a chiarire i pesanti tributi che i tennisti devono affrontare nel caso venga sollevata l’ombra del doping nelle loro carriere.
Nicolas Jarry non ha potuto fare a meno di notare le nuove dinamiche che si sono instaurate nel mondo del tennis, in particolare per quanto riguarda la situazione di Jannik Sinner. Dopo il suo esordio all’Australian Open, il cileno ha dichiarato di sentirsi ingiustamente trattato rispetto al giovane talento italiano. Jarry ha sottolineato che mentre lui ha dovuto affrontare un anno di sospensione e ripercussioni significative, Sinner ha visto la sua situazione completamente differente. Jarry ha menzionato anche il caso della tennista polacca Iga Swiatek, che ha avuto tempi di squalifica minori e ha continuato a competere.
Secondo le parole rilasciate a un quotidiano cileno, Jarry ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla riluttanza generale a trattare tutti i casi in modo equo. La sua delusione emerge chiaramente dalle sue affermazioni, nelle quali rivela che avrebbe desiderato un simile supporto durante il suo momento di difficoltà. Si è sentito poco considerato rispetto a chi, pur avendo affrontato situazioni analoghe, ha proseguito la propria carriera senza interruzioni significative.
Nel corso dell’ultimo anno, Jarry ha dovuto affrontare anche problemi fisici che hanno ulteriormente complicato la sua situazione. Dopo una finale al torneo di Roma, il cileno ha accusato un grave problema di vertigini che lo ha costretto a limitare le sue prestazioni in campo. Questo disturbo ha avuto conseguenze non solo sul piano fisico, ma anche su quello emotivo, rendendo difficile per Jarry ritrovare la forma di un tempo.
Il tennista ha dichiarato di non sentirsi più lo stesso, riflettendo sullo stress e le difficoltà affrontate negli ultimi tempi. Ha anche spiegato come l’esperienza di queste sfide lo abbia portato a una maggior consapevolezza di sé. Giocare bene ora è per lui una fonte di gratitudine, sebbene la speranza di tornare al cento per cento di forma rimanga un traguardo difficile da raggiungere. Nonostante le incertezze fisiche, Jarry continua a lavorare con determinazione, con l’intento di superare le ombre del passato e affrontare il futuro con coraggio e resilienza.