Netanyahu non esclude accordo su ostaggi: Razzi di Hezbollah su Israele e le implicazioni per la sicurezza regionale

Netanyahu spera in un accordo per il rilascio degli ostaggi

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso una cauta speranza per un accordo che garantisca il rilascio di altri ostaggi detenuti dal gruppo islamista Hamas. Questi ostaggi sono trattenuti da più di un mese dopo l’attacco di ottobre. Netanyahu ha dichiarato che meno ne parla, più aumentano le possibilità che si concretizzi un accordo. Ha anche sottolineato che se un accordo verrà raggiunto, sarà solo il risultato della pressione militare.

Un bambino di 3 anni tra gli ostaggi americani a Gaza

La Casa Bianca ha confermato che tra i nove cittadini americani tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza c’è anche un bambino di tre anni. I genitori del bambino sono stati uccisi durante l’assalto. Gli Stati Uniti restano impegnati nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e il presidente Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con l’emiro del Qatar, durante il quale hanno concordato che gli ostaggi debbano essere rilasciati senza ulteriori rinvii.

Combattimenti a Gaza e crisi negli ospedali

I combattimenti a Gaza continuano ad intensificarsi, con violenze nei pressi del principale ospedale della Striscia. Ciò aumenta i timori per la sorte del personale e dei pazienti, mentre le scorte di carburante si stanno esaurendo, aggravando la crisi umanitaria tra i civili palestinesi. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) sostengono che Hamas sta usando l’ospedale come scudo, avendo un centro di controllo sotterraneo vicino ad esso. Tuttavia, il direttore dell’ospedale ha negato queste affermazioni, definendole una “menzogna e diffamazione”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha descritto le condizioni dell’ospedale come catastrofiche, con cure a malapena possibili a causa dei combattimenti e della mancanza di carburante.

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