Necessità urgente di approvazione del ddl 946 per migliorare la reumatologia in Italia

Appello delle associazioni per l’approvazione del ddl 946, fondamentale per migliorare l’assistenza ai 734.000 malati reumatici in Italia e affrontare le carenze strutturali nel sistema sanitario.
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L’argomento della riorganizzazione e potenziamento della reumatologia in Italia è tornato prepotentemente alla ribalta in occasione della Giornata mondiale del malato reumatico. Diverse associazioni hanno lanciato un appello al Parlamento affinché acceleri l’approvazione del ddl 946, un disegno di legge che potrebbe rivoluzionare l’assistenza sanitaria dedicata ai pazienti affetti da malattie reumatologiche. Questo provvedimento potrebbe garantire risposte concrete alle esigenze di oltre 734.000 italiani colpiti da forme gravi di tali patologie.

L’appello di Anmar e Osservatorio Capire

Durante un convegno tenutosi a Roma con la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti dei pazienti, Anmar, l’Associazione nazionale malati reumatici, insieme all’Osservatorio Capire, ha sottolineato l’urgenza di un’azione legislativa. Silvia Tonolo, presidente dell’Anmar, ha evidenziato come il ddl, introdotto lo scorso marzo, possa colmare lacune strutturali nell’assistenza per i malati reumatici e sottolineato l’importanza di una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, soprattutto per malattie come l’artrite reumatoide, la fibromialgia e il lupus sistemico. La pandemia ha esacerbato queste criticità, mettendo a nudo le carenze esistenti, ma i problemi persistono e necessitano di essere affrontati.

Tonolo ha inoltre evidenziato come i Tavoli di lavoro regionali, previsti da una mozione sull’assistenza reumatologica votata dal Parlamento nel marzo 2022, rappresentino spazi essenziali per il dialogo tra i pazienti e le istituzioni locali. Tali tavoli sono stati istituiti solo in alcune regioni, come Umbria, Toscana e Veneto, con l’imminente attivazione di uno in Campania. Questi organismi possono contribuire a garantire che i diritti dei pazienti siano rispettati, inclusi l’accesso a terapie innovative e a farmaci approvati.

Le malattie reumatologiche e la loro complessità

Le malattie reumatologiche, spesso caratterizzate da un andamento cronico e stadi evolutivi diversi, richiedono una presa in carico continuativa per garantire la migliore qualità di vita possibile. Mauro Galeazzi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Capire, ha spiegato che per affrontare le esigenze di ogni paziente è essenziale sviluppare percorsi diagnostici e terapeutici assistenziali basati su evidenze scientifiche aggiornate. Le Reti reumatologiche regionali potrebbero fungere da strutture organizzative che ottimizzano le risorse disponibili per fornire assistenza in tutto il territorio nazionale, ma attualmente non sono uniformemente presenti su tutto il suolo italiano.

Questa mancanza di uniformità nella distribuzione delle Reti reumatologiche è un tema sollevato anche dalla presidente Tonolo, che ha commentato come alcune siano state pianificate ma mai attuate. L’attuazione delle misure previste nella mozione del marzo 2022, insieme all’approvazione del ddl 946, è vista come fondamentale per garantire un’assistenza realmente accessibile ed efficace.

La situazione epidemiologica delle malattie reumatologiche

Oltre 5,4 milioni di italiani sono affetti da malattie reumatologiche, e il presidente della Società italiana di reumatologia , Gian Domenico Sebastiani, ha sottolineato l’importanza di gestire queste patologie con approcci terapeutici efficaci, per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, uno dei maggiori problemi rimane il ritardo diagnostico, che può raggiungere fino a nove anni, rendendo difficile una risposta terapeutica tempestiva ed efficace.

Sottolineare l’importanza di una maggiore sensibilizzazione, sia da parte della popolazione che da parte del personale medico e sanitario, è cruciale per affrontare con maggiore attenzione la questione delle malattie reumatiche. Risulta fondamentale una campagna informativa più robusta per evitare che i sintomi vengano sottovalutati.

Il ruolo dei farmacisti e della medicina generale

Nell’ambito della salute reumatologica, il ruolo del farmacista del territorio si rivela essenziale nel favorire diagnosi precoci e nel sensibilizzare la popolazione riguardo a sintomi persistenti come il mal di schiena. Claudia Pietropoli, membro del Consiglio di presidenza di Federfarma nazionale, ha già avviato progetti pilota in Veneto per aumentare la consapevolezza tra i cittadini sui rischi delle malattie reumatiche. L’impegno dei farmacisti diventa cruciale, specialmente per aiutare i pazienti a non trascurare i segnali di avvertimento.

Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale , ha messo in evidenza l’importanza della protezione delle persone fragili, in particolare dei pazienti reumatici, in vista di una stagione influenzale che si preannuncia complessa. Rinnovando l’invito a pazienti e caregiver a mantenere aggiornate le vaccinazioni, sottolinea la necessità di un’attenzione costante per garantire la salute e il benessere di questa fetta di popolazione vulnerabile.