La nave Vulcano della Marina Militare italiana è partita dal porto di Civitavecchia con a bordo un ospedale galleggiante. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato che questo è un segno tangibile dell’aiuto umanitario dell’Italia alla popolazione di Gaza. Inoltre, ha annunciato che a breve verrà inviato un ospedale da campo dell’Esercito direttamente nella striscia di Gaza.
L’ospedale galleggiante dispone di una sala choc, ambulatori, strumenti diagnostici e camere operatorie. Questo contributo umanitario rappresenta il più grande aiuto alla popolazione colpita dal conflitto. Il ministro Crosetto ha dichiarato che una volta che le strutture e i mezzi arriveranno nell’area, saranno messi a disposizione del personale medico e sanitario di tutti i Paesi che vorranno collaborare in questa azione umanitaria.
L’Italia si è distinta come il primo Paese a lanciare questa operazione umanitaria. Il ministro ha sottolineato che la reputazione e la credibilità guadagnate sul campo negli ultimi decenni facilitano l’apertura delle porte e l’ascolto da parte degli altri Paesi.
L’obiettivo principale di questa missione è “gettare acqua sul fuoco” e trovare una soluzione politica alla crisi. Il ministro Crosetto ha sottolineato che non esiste uno scontro di civiltà tra Islam e Occidente, ma la volontà di tutti di risolvere la crisi. L’Italia si impegna attivamente per promuovere la de-escalation delle tensioni e del conflitto.
Inoltre, due Carabinieri italiani verranno dislocati nell’ufficio del Coordinatore Usa della sicurezza per Israele e l’Autorità palestinese a Gerusalemme. Questa decisione è stata presa perché i Carabinieri hanno un rapporto di fiducia e conoscenza con la polizia palestinese, avendo svolto un ruolo importante nella loro formazione a Gerico.
L’Italia si muove sulla via della diplomazia umanitaria, utilizzando i suoi solidi rapporti con i palestinesi per contribuire alla risoluzione del conflitto.