Il concerto “Morricone dirige Morricone” ha risuonato nell’aula della Camera dei Deputati, un evento che ha unito tradizione e musica in un’atmosfera calorosa e festosa. Presieduto dal presidente Lorenzo Fontana, il concerto ha visto il maestro Andrea Morricone alla direzione dell’orchestra Roma Sinfonietta e del Coro Claudio Casini dell’Università di Roma Tor Vergata, in un omaggio alle celebri melodie composte dal padre Ennio Morricone. Le musiche eseguite hanno spaziato da colonne sonore iconiche come “Gli intoccabili” e “The mission” a classici canti natalizi, creando un momento di grande emozione per tutti i presenti.
Lorenzo Fontana ha aperto il concerto sottolineando l’importanza della musica, specialmente in un contesto di celebrazione come quello natalizio. Il presidente ha descritto il concerto come un momento da condividere, in cui la musica di Ennio Morricone, alchimista di suoni e emozioni, permette di riscoprire il senso di appartenenza e di comunità. Le sue opere, uniche nel panorama musicale internazionale, hanno rappresentato un simbolo della grandezza italiana nel mondo. Il periodo delle festività è visto come un’opportunità per riflettere sulle radici e sull’identità culturale del Paese, elementi che diventano sempre più significativi in un contesto globale in continuo mutamento.
L’allocuzione del presidente Fontana ha toccato anche temi di gravità sociale, allargando lo sguardo oltre il Natale per abbracciare la sofferenza e le sfide quotidiane di molte persone. Un appello alla generosità, a non dimenticare le persone più vulnerabili, in particolare coloro che vivono in contesti di conflitto o povertà. La sua parole hanno percorso la sala, toccando il cuore degli ascoltatori, ribadendo che la comunità si compone anche di chi sta affrontando momenti difficili. L’auspicio è unire le forze per un futuro migliore, dove la musica possa apparire come un filo di speranza.
Fontana ha espresso la sua vicinanza alle vittime delle recenti tragedie come quelle avvenute a Magdeburgo, sottolineando l’importanza della solidarietà e del supporto reciproco in tempi di crisi. La sua riflessione ha richiamato l’attenzione su tutti coloro che hanno bisogno di sostegno in queste circostanze drammatiche, portando il pubblico a considerare l’essenzialità di un approccio umano e compassionevole. Le sue parole hanno reso il concerto non solo un evento culturale, ma anche una importante occasione di riflessione su temi di giustizia e empatia.
La parte finale dell’intervento di Fontana ha richiamato un messaggio forte e chiaro, riprendendo una frase di San Giovanni Paolo II che riconosce la possibilità di percorrere sentieri di pace, sebbene non facili. Un desiderio per il futuro che unisce l’augurio di un Natale sereno a una speranza più grande: quella di vedere un mondo migliore nel 2025. Restando nel solco della tradizione, l’invito è a condividere momenti di gioia, serenità e speranza, facendo tesoro dei legami familiari e comunitari. La musica, con la sua capacità di unire e toccare profondamente le persone, si colloca come un elemento fondamentale per vivere e celebrare in modo autentico questi valori.