Stefano Dominella, presidente di Gattinoni, ricorda l’importanza dell’apparenza per il presidente emerito Napolitano. L’eleganza era una qualità fondamentale per lui, un modo per distinguersi e mostrare rispetto verso gli altri. Dominella racconta che l’abito rifletteva la personalità di una persona e Napolitano gli aveva confidato che già dall’apparenza poteva formarsi un’opinione sulla persona con cui si stava per incontrare. Napolitano era un uomo curioso e interessato alla moda, ammirava il percorso di Armani come stilista, manager ed imprenditore.
Dominella svela che Napolitano chiedeva consigli a lui e in un’occasione gli aveva chiesto di abbandonare il formalismo della giacca e cravatta, perchè si sentiva a disagio paragonato agli altri colleghi con il tricolore. Dominella gli aveva suggerito di indossare gilet colorati sotto la giacca e Napolitano aveva accettato la sfida e il cambiamento.
Napolitano era un uomo di sinistra atipico, piuttosto un gentleman e un aristocratico che in giovane età avrebbe voluto fare l’attore o il regista. Amava l’apparente semplicità dei vestiti dei maestri napoletani e non amava il look di Silvio Berlusconi, che riteneva troppo vestito ed esibizionista.
Infine, Dominella rivela che Napolitano era un uomo virtuoso, ma aveva una debolezza per i dolci, in particolare per la bavarese. Questa era il dono che Dominella gli faceva quando si incontravano e Napolitano era sempre felice di essere viziato anche per solo poche ore.