Sette giorni dopo l’aggressione subita da Luca M., il giovane di 25 anni che era stato abbandonato davanti all’ospedale Cardarelli di Napoli con ferite da arma da fuoco, sono stati arrestati i presunti responsabili. Raffaele P., cugino della vittima, è stato posto agli arresti domiciliari, mentre Luigi N., un amico di famiglia, è stato incarcerato. Luigi N. è stato descritto come un individuo legato ai circoli della criminalità organizzata.
La vittima, a causa di una grave emorragia alla gamba sinistra, ha rischiato la vita ed è stata costretta a subire l’amputazione del piede. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo del Vomero sotto la supervisione della Procura di Napoli, hanno portato alla luce il coinvolgimento della famiglia nella vicenda. Grazie all’analisi di filmati di videosorveglianza e testimonianze, è emerso che Luca M. è stato prelevato nel quartiere Arenella e portato nelle campagne dei Camaldoli, dove è stato colpito da diversi spari. Dopo essere stato gravemente ferito, è stato avvolto in un lenzuolo e abbandonato in ospedale.
Il movente dell’aggressione sembra essere legato a un furto di preziosi avvenuto presso l’abitazione di uno dei cugini di Luca M. L’auto utilizzata nel crimine è stata successivamente trovata abbandonata in un deposito e sequestrata dalle autorità.
La Procura Partenopea ha emesso un provvedimento di custodia cautelare per Luigi N. e di arresti domiciliari per Raffaele P., sulla base delle prove raccolte durante le indagini. L’inchiesta continua per fare piena luce su questa vicenda di violenza familiare.
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