Nadef: aumento rapporto deficit/Pil certificato dal governo nel 2023 grazie al Superbonus

Si apre un nuovo trimestre che mette a confronto economia e politica in Italia. Il governo Meloni si trova ad affrontare la Nadef e la legge di Bilancio, due momenti chiave per dimostrare la sua visione del futuro del Paese. Tuttavia, i dati contenuti nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza non sembrano molto positivi. Le aspettative di crescita del Pil italiano sono state ridotte dal +1% al +0,8%, e il Pil del secondo trimestre del 2023 ha registrato un calo del -0,4%. Anche le previsioni per il 2024 sono state ridotte al +1,2% anziché al +1,4% previsto inizialmente.

Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha ammesso che le previsioni di crescita non sono quelle ipotizzate nel Def di aprile, ma si attestano sullo 0,8%. Questo è dovuto anche all’aumento dei tassi di interesse e al fatto che i bonus edilizi hanno un impatto negativo sui conti pubblici. La situazione macroeconomica non è delle più felici, ma il governo intende portare avanti le misure che vuole realizzare.

La Nadef prevede anche un rapporto deficit/Pil del 5,3% nel 2023 e un tasso di disoccupazione del 7,3% nel 2024. Il governo attribuisce l’aumento del rapporto deficit/Pil all’effetto del Superbonus 110% e sottolinea che i bonus edilizi riducono gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell’economia reale e delle famiglie.

Il governo ha inviato i dati macroeconomici alla Commissione europea, affermando di non rispettare il rapporto del 3% di deficit/Pil, ma di aver posto un’asticella a un livello ragionevole. La leader del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si è detta soddisfatta della manovra economica proposta dal governo, che punta sulla serietà e sul buon senso, con l’obiettivo di destinare tutte le risorse disponibili a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie.

La Nadef contiene anche alcune misure che saranno implementate attraverso i fondi della legge di Bilancio 2024, come l’aiuto ai redditi medio-bassi, la decontribuzione, gli interventi a favore delle famiglie con figli e la prima fase della riforma fiscale. Saranno inoltre previsti rinnovi contrattuali per il pubblico impiego, in particolare nel settore sanitario. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato anche l’obiettivo di recuperare 2 miliardi di euro attraverso l’operazione di spending review nel 2024.

Infine, Giorgetti ha assicurato che la prossima legge di Bilancio includerà le risorse necessarie per avviare i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Il Fondo opere infrastrutturali finanzierà anche questo progetto.