L’Italia nel Mediterraneo: un ruolo di cerniera per la convivenza internazionale
Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha sottolineato l’importanza dell’Italia nel Mediterraneo durante il suo intervento all’Assemblea di Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) e Stati generali del Trasporto e della Logistica. Secondo Musumeci, l’Italia deve svolgere un ruolo di cerniera tra gli Stati che hanno difficoltà a dialogare, senza utilizzare una politica di imposizione basata sull’arroganza.
Finora, l’approccio italiano al mare è stato principalmente economico, ma le tensioni geopolitiche hanno evidenziato la necessità di guardare anche ai temi legati alla sicurezza. Musumeci ha sottolineato che l’Italia si trova “prigioniera” in questo Mediterraneo, un grande lago racchiuso tra il canale di Suez e lo stretto di Gibilterra. Pertanto, è fondamentale adottare un approccio più ampio e considerare il ruolo di protagonista che l’Italia può svolgere.
Il ministro ha sottolineato che la partita si gioca attraverso un ruolo di coesione internazionale. Il presidente del Consiglio, infatti, desidera che l’Italia instauri un dialogo con i Paesi africani e il Medio Oriente. L’Italia, per tradizione e credibilità, è naturalmente predisposta a essere un anello di collegamento. Se l’Italia riesce a mantenere un clima di convivenza in un Mediterraneo in continua evoluzione, sarà la prima a trarne vantaggio.
In conclusione, Musumeci ha sottolineato che l’Italia deve abbandonare l’approccio puramente economico al mare e concentrarsi anche sulla sicurezza. Il paese ha la possibilità di svolgere un ruolo chiave nel Mediterraneo, fungendo da cerniera tra gli Stati che hanno difficoltà a dialogare. Mantenendo un clima di convivenza e promuovendo la coesione internazionale, l’Italia può trarre vantaggio da questa posizione strategica.