Mostre d’arte e fotografia: eventi imperdibili in diverse città italiane dal 16 ottobre

L’autunno artistico italiano offre mostre di grande interesse, da Berthe Morisot a Filippo De Pisis, esplorando opere storiche e contemporanee in diverse città come Torino, Bologna e Brescia.
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Numerosi eventi nel panorama artistico italiano arricchiscono l’autunno con mostre di grande interesse, spaziando da opere storiche del passato a iniziative contemporanee. Dai maestri dell’impressionismo alle ricerche fotografiche di artisti moderni, queste esposizioni offrono un ampio ventaglio di esperienze culturali, adatte a tutti gli amanti dell’arte. Scopriamo insieme gli highlights delle Gallerie e dei Musei che ospiteranno queste importanti manifestazioni.

Berthe Morisot alla Gam di Torino

La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”, a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin. La mostra, visibile dal 16 ottobre al 9 marzo, presenta un’attenta selezione di circa 50 opere dell’artista francese, tra cui dipinti, disegni e incisioni. Berthe Morisot fu una figura di spicco nel movimento impressionista, e questa esposizione mira a mettere in luce il suo stile unico e la sua abilità nel catturare la fuggevolezza dei momenti quotidiani.

Le opere esposte evidenziano il legame di Morisot con i temi centrali dell’impressionismo, come la luce e il movimento. Tra i lavori più celebri, i visitatori possono ammirare dipinti iconici che rivelano l’intimità dei soggetti e l’atmosfera dei luoghi rappresentati. L’esposizione è un’occasione per approfondire non solo il talento della pittrice, ma anche il contesto storico e culturale in cui operava, valorizzando il suo contributo artistico.

Due mostre in contemporanea a Camera

La Fondazione Camera, a Torino, ospita due esposizioni di grande interesse dal 16 ottobre al 2 febbraio. La prima è “Mimmo Jodice. Oasi“, curata da Walter Guadagnini, che presenta per la prima volta una selezione di 40 immagini scattate dal fotografo napoletano tra la primavera e l’inverno del 2008. Questa serie, commissionata dalla Fondazione Zegna, esplora le aspirazioni e le emozioni del fotografo attraverso paesaggi evocativi.

La seconda mostra, “Tina Modotti. L’opera“, a cura di Riccardo Costantini, racchiude 300 opere che mettono in evidenza la multifacetedità dell’artista. Dalle fotografie ai dipinti, quest’esposizione consentirà di scoprire le influenze artistiche e sociali che hanno caratterizzato la vita di Modotti, evidenziando il suo contributo nel panorama culturale del suo tempo.

La grande arte italiana a Torino

Fino al 2 marzo, le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino accoglieranno “1950-1970. La grande arte italiana“, a cura di Renata Cristina Mazzantini e Luca Massimo Barbero. Con 79 opere provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, l’esposizione celebra la straordinaria stagione dell’arte moderna italiana. Questa mostra pone l’accento sul legame della soprintendente Palma Bucarelli con un gruppo selezionato di artisti del secondo dopoguerra, sottolineando i virtuosismi di figure come Schifano, Burri, Afro, Fontana e Rotella.

Attraverso le opere esposte è possibile comprendere come queste creazioni abbiano influenzato e riflettuto le trasformazioni sociali e culturali dell’epoca, facendo emergere la varietà di stili e linguaggi espressivi che hanno caratterizzato la scena artistica italiana.

Filippo De Pisis al Cubo di Bologna

Dal 18 ottobre al 18 gennaio, il Cubo, Museo d’impresa del Gruppo Unipol di Bologna, ospiterà “Filippo De Pisis. Nascita di un quadro”. Curata da Ilaria Bignotti e Maddalena Tibertelli De Pisis, la mostra si propone di esplorare aspetti inediti del lavoro dell’artista. Attraverso un confronto tra circa 15 dipinti e scritti personali dell’artista, il pubblico avrà la possibilità di comprendere l’evoluzione del suo pensiero creativo e le sue riflessioni artistiche.

La mostra si concentra sulle opere che raccontano il processo di creazione di un quadro, invitando gli spettatori a entrare nel vivo delle emozioni e dei pensieri che hanno guidato De Pisis nella sua ricerca. Questa connessione tra parola e immagine presenta un’opportunità unica per approfondire l’opera di un artista complesso e affascinante.

Inge Morath e la fotografia personale ad Aosta

Il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita, dal 19 ottobre al 16 marzo, “Inge Morath. La fotografia è una questione personale”. Questo percorso espositivo, a cura di Brigitte Blüml Kaindl, Kurt Kaindl e Daria Jorioz, comprende oltre 150 immagini suddivise in 14 sezioni tematiche. Tra gli scatti mai esposti prima, figurano reportage in Tunisia e Gaza, che offrono uno spaccato della vita e delle esperienze dell’artista.

Morath, membro della storica Agenzia Magnum, ha sempre cercato di raccontare storie autentiche attraverso le sue immagini, creando un legame profondo tra il soggetto e il fotografo. L’esposizione intende mettere in risalto non solo il suo talento tecnico, ma anche il suo approccio umano e personale alla fotografia, rendendo visibili i temi della memoria e dell’identità.

La Puglia attraverso l’obiettivo dei fotografi dell’Agenzia Magnum

Dal 20 ottobre al 5 gennaio, la Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce presenta la mostra “La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum”, curata da Walter Guadagnini. Composta da 35 scatti, l’esposizione riunisce le opere di 12 fotografi di fama internazionale, tra cui Berry, Barbey, Franklin e Parr. Questi artisti offrono uno sguardo unico sulla Puglia, celebrando il suo paesaggio, la cultura e la vita quotidiana delle sue comunità.

Le immagini esposte invitano a immergersi nella bellezza del territorio pugliese, rivelando non solo i suoi luoghi iconici, ma anche gli aspetti più intimi e meno conosciuti. Ogni fotografo porta il proprio stile distintivo, contribuendo a creare un collage variegato della Puglia contemporanea e delle sue tradizioni.

Vampiri e letteratura a Crema

Al Museo Civico di Crema e del Cremasco, dal 19 ottobre al 12 gennaio, si terrà la mostra “Vampiri. Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte”. In questo percorso si esplora il fenomeno del vampiro, dalle sue origini nei miti antichi alle molteplici interpretazioni nella cultura pop contemporanea. Con oltre 200 opere provenienti da 20 biblioteche pubbliche italiane e da collezioni private, l’esposizione offre una visione esaustiva di come la figura del vampiro abbia attraversato epoche e generi letterari.

La mostra offre anche l’opportunità di riflettere sulle paure e le fascinazioni che il vampiro evoca, sottolineando l’importanza di questo mito nel contesto culturale odierno. Attraverso illustrazioni, testi letterari e opere d’arte, il pubblico potrà scoprire come il vampiro sia diventato un’icona di un genere narrativo e culturale.

Il Rinascimento a Brescia

Il Museo di Santa Giulia di Brescia ospiterà, dal 17 ottobre al 16 febbraio, “Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512-1552”. La mostra, curata da Roberta D’Adda, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati, presenta circa 40 opere d’arte tra dipinti, oggetti e strumenti musicali, per restituire l’atmosfera di un’epoca segnata da tensioni culturali e conflitti religiosi. Le opere, selezionate con prestiti nazionali e internazionali, offrono uno spaccato della vita artistica e sociale di quel periodo.

L’esposizione pone una particolare attenzione sulle innovazioni e le sperimentazioni stilistiche dei maestri rinascimentali bresciani, mettendo in luce il talento di artisti come Moretto e Romanino. Questa mostra si configura come un’importante occasione per riscoprire un’importante parte del patrimonio culturale italiano.

Elena Monzo e l’arte contemporanea a Robecchetto con Induno

Ultima, ma non meno importante, è la mostra dedicata a Elena Monzo, in programma dal 19 ottobre al 14 dicembre allo Spazio Arte Contemporanea Sac di Robecchetto con Induno. Titolata “Ritual Denim” e curata da Nicoletta Candiani, l’esposizione presenta 30 opere realizzate dall’artista dal 2014 ad oggi. Queste opere, che spaziano da tecniche tradizionali a nuovi materiali, offrono un’ampia visione sulla ricerca artistica di Monzo.

Il percorso espositivo consente di esplorare le sperimentazioni condotte dall’artista con materiali vari come la carta, la ceramica e, appunto, il denim. Grazie a questo approccio, Monzo riesce a unire tradizione e innovazione, creando opere che invitano a riflessioni sia estetiche che concettuali.

Queste mostre rappresentano un’opportunità unica per gli appassionati di arte e cultura di immergersi in esperienze coinvolgenti e stimolanti, contribuendo a una maggiore conoscenza del patrimonio artistico italiano e internazionale.