Morto 13enne recuperato a 10 metri nel lago di Como: dettagli sul tragico incidente

Una ragazzina di 11 anni, di origini senegalesi e residente con la famiglia a Bulciago (Lecco), è dispersa da questo pomeriggio nelle acque del ramo lecchese del lago di Como, di fronte all'abitato di Mandello del Lario. La piccola era entrata in acqua in cerca di refrigerio come tanti villeggianti e gente della zona quando è scomparsa in profondità nel lago ma vicino alla foce del torrente Meria, nelle vicinanze del Lido. La zona è caratterizzata anche da fosse e correnti. Dalle prime informazioni, sembrerebbe che la piccola non sapesse nuotare. È stato dato l'allarme e sul posto sono stati inviati ambulanza, automedica e forze dell'ordine, con anche i vigili del fuoco con una squadra nautica. Allertato anche un elicottero con i sommozzatori per le ricerche. ANSA/Vigili del Fuoco +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++NPK

Tragedia sul Lago di Como: Ragazzino di 13 anni muore dopo essere caduto in acqua

Un tragico incidente ha portato alla morte di un ragazzino di 13 anni di Cinisello Balsamo, questa sera, all’ospedale. Il giovane era arrivato sulle rive del Golfo di Lecco insieme ad alcuni amici. Durante la giornata, il gruppo si è avventurato su un pontile galleggiante, da cui il ragazzo è poi caduto in acqua. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato il corpo a una profondità di dieci metri e, una volta portato a riva, hanno effettuato lunghe manovre rianimatorie. Nonostante i loro sforzi, il tredicenne è stato dichiarato morto questa sera dopo essere stato ricoverato in Rianimazione a Lecco.

Le circostanze che hanno portato il giovane a finire in acqua devono ancora essere chiarite. Secondo quanto si è appreso, il ragazzo era arrivato a Lecco indossando un costume da bagno. Tra le ipotesi al vaglio, c’è quella di un gioco o una prova di coraggio che si è conclusa in modo tragico una volta in acqua. È emerso che il ragazzino, di origini magrebine come alcuni dei suoi amici, non sapeva nemmeno nuotare. Attualmente, la Procura di Lecco sta conducendo indagini per fare luce sull’accaduto.

Questa tragedia ha scosso profondamente la comunità locale e ha portato alla luce la necessità di una maggiore consapevolezza sulla sicurezza in acqua. È fondamentale che i genitori e gli adulti responsabili si assicurino che i giovani siano adeguatamente istruiti sulle misure di sicurezza in acqua e che siano sempre sotto la supervisione di un adulto quando si trovano vicino a fonti d’acqua.

Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia e agli amici del ragazzo. È una tragedia che nessuno dovrebbe mai affrontare, e speriamo che questa terribile esperienza possa servire come un monito per tutti noi sulla necessità di essere vigili e attenti quando si tratta di sicurezza in acqua.