Un giornalista di Al Jazeera è morto e altri tre sono rimasti feriti in un raid condotto da Israele nel sud del Libano. L’attacco ha colpito un’auto su cui viaggiavano i quattro giornalisti. La notizia è stata confermata dall’emittente di Doha.
Secondo fonti informate libanesi, la situazione nel Libano è molto pericolosa e si teme il peggio. Attualmente è presente a Beirut il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amir-Abdollahian, che ha incontrato il premier Najib Miqati e il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah.
Le fonti libanesi avvertono che uno sparo nel sud del Libano potrebbe coinvolgere il paese nella guerra a Gaza. Dopo l’attacco di Hamas in Israele e la risposta israeliana con i bombardamenti nella Striscia di Gaza, l’Iran sta cercando di fermare la normalizzazione tra Israele e l’Arabia Saudita.
Il numero due di Hezbollah, Sheikh Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo è assolutamente preparato a intervenire contro Israele e agirà al momento giusto. Tuttavia, la decisione su cosa farà Hezbollah è nelle mani dell’Iran.
Le fonti libanesi sottolineano l’accordo in Israele sulla creazione di un governo d’emergenza e un gabinetto di guerra, considerato un segnale molto forte. Tuttavia, si teme il peggio poiché l’Esercito libanese non ha potere decisionale nel sud del Libano e la forza Onu Unifil è solo un osservatore.
Le fonti libanesi concludono che, in assenza di un vero Stato, tutto è possibile. Nonostante ciò, tendono ad escludere un coinvolgimento diretto del Libano nella guerra. Recentemente, l’artiglieria israeliana ha preso di mira il sud del Libano a seguito di un sospetto tentativo di infiltrazione.