Si ribalta in appello il processo sulla morte di Mirella Bonatti
La Corte di appello ha deciso di riesaminare il caso della morte di Mirella Bonatti, una donna di 75 anni che è deceduta a causa di una sepsi dopo un intervento chirurgico per la correzione di alluce valgo presso la clinica privata ‘Nigrisoli’ di Bologna. Inizialmente, i tre medici imputati erano stati assolti dal giudice Nadia Buttelli, ma la Corte di appello ha ora emesso una nuova sentenza.
Condanna per i medici e risarcimento per la famiglia
La Corte di appello ha condannato i tre medici a sette mesi di pena sospesa e al pagamento delle spese legali. Inoltre, è stato stabilito un risarcimento di 150mila euro per il marito e la figlia della paziente. La famiglia era assistita come parte civile dall’avvocato Patrizio Orlandi. La sentenza di primo grado, che aveva assolto i medici, era stata impugnata anche dal procuratore aggiunto Francesco Caleca.
Le accuse e la difesa dei medici
I medici imputati erano difesi dagli avvocati Alberto Santoli, Carlo Federico Strozzi e Stefano Molinari. Erano accusati di non aver considerato i fattori di rischio che avrebbero consigliato di rinviare l’operazione e di non aver prescritto una profilassi. Durante il processo di appello, sono stati ascoltati periti, testimoni e le parti civili prima di arrivare alla decisione finale.
L’accusa è stata sostenuta dal procuratore generale Antonietta Di Taranto.
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