L’ex segretario di Stato americano, Henry Kissinger, è morto ieri sera nella sua casa in Connecticut all’età di 100 anni. La notizia della sua scomparsa ha suscitato reazioni in tutto il mondo, con leader politici e diplomatici che hanno espresso il loro cordoglio e ricordato il suo contributo alla politica internazionale.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che Henry Kissinger è stato “un punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia mondiale”. Meloni ha espresso il suo cordoglio personale e quello del Governo italiano alla famiglia e ai cari dell’ex segretario di Stato americano.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha definito Henry Kissinger “un diplomatico eccezionale, uno statista saggio e lungimirante”. Putin ha inviato un telegramma di condoglianze alla moglie di Kissinger, ricordando le numerose conversazioni personali che ha avuto con lui e sottolineando il suo contributo alla distensione delle tensioni internazionali e alla sicurezza globale.
L’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Xie Feng, si è detto “profondamente scioccato e rattristato” dalla morte di Kissinger. Ha descritto l’ex segretario di Stato americano come un “vecchio amico” e ha sottolineato il suo contributo alle relazioni tra Cina e Stati Uniti, che rimarrà vivo nei cuori del popolo cinese.
Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha elogiato il “contributo significativo” di Kissinger alla pace e alla stabilità in Asia. Ha espresso le sue condoglianze per la morte dell’ex segretario di Stato americano e ha sottolineato i grandi risultati che ha ottenuto nel corso della sua carriera.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha scritto sui social media che il mondo ha perso “un diplomatico speciale”. Ha elogiato il contributo di Kissinger alla politica estera americana e alla promozione dell’amicizia transatlantica tra Stati Uniti e Germania.
Il vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ricordato Kissinger come un “amico dell’Italia e sostenitore convinto delle relazioni transatlantiche”. Ha descritto l’ex segretario di Stato americano come un pilastro della diplomazia e ha sottolineato l’importanza dei suoi scritti nell’insegnare l’arte del dialogo e del negoziato per il bene degli equilibri globali.
La morte di Henry Kissinger ha lasciato un vuoto nella politica internazionale, ma il suo contributo e la sua eredità continueranno a essere ricordati e studiati per lungo tempo.
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