Morte a 95 anni del celebre fotografo statunitense Elliott Erwitt: un tributo al suo straordinario contributo artistico

Un visitatore fotografa con il cellulare una foto esposta dall' 11 febbraio al 16 luglio 2017 a Palazzo Ducale che ospita la mostra dedicata a Elliot Erwitt a Genova, 15 febbraio 2017.ANSA/LUCA ZENNARO

Il mondo della fotografia piange la scomparsa di Elliott Erwitt, uno dei più grandi maestri del 20° secolo. Come riportato dal New York Times, Erwitt è morto a New York all’età di 95 anni, pacificamente nel sonno nella sua abitazione. Nato a Parigi con il nome di Elio Romano Erwitz, il fotografo era membro della prestigiosa agenzia Magnum Photos dal 1953. La sua fama è legata alle sue straordinarie foto in bianco e nero, che catturano situazioni ironiche e assurde all’interno di contesti quotidiani.

Un talento eccezionale e ritratti indimenticabili

Elliott Erwitt ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della fotografia grazie al suo talento eccezionale. Le sue opere sono caratterizzate da uno sguardo unico e da una capacità di cogliere l’essenza delle situazioni. Tra i suoi ritratti più celebri, spiccano quelli di icone come Marilyn Monroe, Che Guevara e Richard Nixon. Le sue fotografie sono state esposte e acquisite nelle collezioni di importanti musei, tra cui l’Art Institute di Chicago, il Nga a Washington Dc e il Cleveland Museum of Art.

Un’eredità duratura nella storia della fotografia

La morte di Elliott Erwitt rappresenta una grande perdita per il mondo della fotografia. Il suo stile unico e la sua capacità di catturare momenti fugaci e ironici hanno influenzato intere generazioni di fotografi. Le sue opere continuano a ispirare e a essere ammirate per la loro bellezza e profondità. Con la sua scomparsa, il mondo perde un grande maestro, ma la sua eredità rimarrà per sempre nella storia della fotografia.

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