Morinari Watanabe, un nome di spicco nel panorama sportivo internazionale, ha di recente svelato una proposta innovativa per il futuro delle Olimpiadi. Attuale presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, il giapponese Watanabe è uno dei candidati alla presidenza del Comitato Olimpico Internazionale e sogna di ridisegnare il format dei Giochi Estivi. In vista delle elezioni previste per marzo del prossimo anno in Grecia, Watanabe punta a una visione audace: ospitare i Giochi in contemporanea in cinque città distribuite su cinque continenti.
Un cambio di paradigma per i Giochi olimpici
Secondo Watanabe, l’attuale modello olimpico risale a un’epoca in cui i mezzi di trasporto erano limitati e le comunicazioni povere. L’attuale presidente della FIG ha affermato che il formato tradizionale è ormai “superato“, sottolineando come le condizioni economiche e ambientali rendano problematico l’organizzare le Olimpiadi nelle grandi città . La sua proposta prevede che cinque città , selezionate in base a fattori pratici come l’accessibilità per gli atleti, possano ospitare eventi simultaneamente, ognuna delle quali dedicata a dieci discipline sportive.
Con questo nuovo approccio, si potrebbero minimizzare i costi per le città ospitanti. Watanabe ha evidenziato che la tecnologia moderna, come le piattaforme di streaming disponibili in tutto il mondo, renderebbero possibile vivere l’emozione delle Olimpiadi come un evento collettivo su scala globale. Per il dirigente giapponese, questa innovazione non rappresenterebbe solo una risposta alle esigenze logistiche e ambientali, ma fornirebbe anche un’opportunità per città più piccole di mettersi in gioco per un evento che tradizionalmente ha privilegiato metropoli affermate. Questo potrebbe significare una vera democratizzazione dell’evento olimpico.
Un futuro inclusivo per le Olimpiadi
La proposta di Watanabe tocca anche un punto fondamentale: l’inclusività . Con l’attuale modello, molte città non hanno la capacità finanziaria o logistica di ospitare un evento delle dimensioni delle Olimpiadi. La sua idea di distribuire i Giochi in cinque contesti diversi permetterebbe anche a città che in passato avrebbero potuto essere escluse, di partecipare e di vivere l’esperienza olimpica.
Questo sistema non solo aumenterebbe la visibilità di luoghi meno conosciuti, ma darebbe anche impulso all’economia locale, attraverso il turismo e altri settori commerciali. Un evento olimpico potrebbe generare sviluppi infrastrutturali e sociali significativi, trasformando una città in un centro di attenzione globale per un breve periodo. Inoltre, Watanabe ha accennato che questa visione innovativa potrebbe estendersi anche ai Giochi Invernali, suggerendo che anche in quel contesto ci sia spazio per nuove idee.
La corsa alla presidenza del CIO
Morinari Watanabe non è solo nella sua corsa per la presidenza del CIO. La competizione è accesa, con vari candidati che presentano le loro visioni per il futuro dei Giochi. Watanabe ha di fronte nomi di peso come Juan Antonio Samaranch Jr., vicepresidente del CIO, e Sebastian Coe, presidente dell’atletica mondiale. Altri concorrenti includono David Lappartient, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, e Kirsty Coventry, ex nuotatrice olimpica e attuale ministra dello sport dello Zimbabwe. L’elezione avverrà durante un periodo cruciale per il CIO, che desidera adeguare il suo approccio alle crescenti sfide economiche e ambientali.
Se Watanabe dovesse avere successo, entrerà nella storia come il primo presidente asiatico del CIO dalla sua fondazione nel 1894. Questa elezione rappresenterebbe non solo un passo avanti per il dirigente giapponese, ma anche un cambiamento significativo nel panorama dirigenziale sportivo, portando una nuova prospettiva a un’organizzazione già da tempo influenzata da figure europee e americane.
In un contesto sportivo in evoluzione, le idee di Watanabe offrono una visione ambiziosa che potrebbe segnare un’importante tappa nel futuro delle Olimpiadi.