Un anno fa, presso un seggio elettorale di Villasanta, è stata trovata una scheda con un messaggio inquietante: “Ho ammazzato un uomo, corpo sepolto in un cantiere”. Gli scrutatori hanno immediatamente informato la procura, che ha avviato un’indagine per autocalunnia. Sono stati effettuati accertamenti sui oltre mille votanti del seggio, selezionando un gruppo di persone che corrispondeva al profilo dell’autore. Queste persone sono state sottoposte a un esame calligrafico e le impronte digitali presenti sulla scheda sono state esaminate dalla polizia scientifica di Milano. È stata proprio l’analisi delle impronte a permettere di rintracciare il responsabile, un 31enne di Villasanta. Prima che gli venissero prese le impronte, l’uomo ha confessato di essere stato lui a scrivere il messaggio e ha assicurato che nessuno era stato ucciso. Ha spiegato di aver lasciato il messaggio per sollevare un polverone mediatico, in un momento di rabbia e delusione verso la politica. Dopo aver visto il servizio televisivo sulla scheda-confessione, però, non riusciva più a stare tranquillo e a dormire la notte. Le indagini erano state avviate anche per escludere la veridicità delle sue parole. Le ricerche si sono concentrate su un cantiere abbandonato noto come ‘l’ecomostro’, ma non è stato trovato alcun cadavere. Durante lo stesso periodo, un giovane residente vicino al cantiere ha raccontato agli investigatori di aver trovato un foglietto con scritto “So che hai ucciso un uomo, ti scopriranno” nei garage del suo condominio. Anche queste ricerche sono state infruttuose. Il caso si è concluso il 19 settembre scorso, quando il 31enne ha confessato in questura e la comparazione delle sue impronte con quelle sulla scheda ha confermato la sua colpevolezza. Ora è indagato in stato di libertà per il reato di autocalunnia.
“Monza: indagato per autocalunnia, candidato politico confessia falso omicidio sulla scheda elettorale”
