Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha commentato le dimissioni di Moni Ovadia da direttore generale del teatro Comunale di Ferrara. Secondo Sgarbi, Ovadia è caduto in un inganno pensando di esprimere la sua opinione in una funzione istituzionale, ma in realtà non è così. Sgarbi difende Ovadia e chiede al sindaco di rifiutare le dimissioni.
Il retroscena delle dimissioni di Ovadia
Sgarbi rivela un retroscena che spiegherebbe le reali motivazioni delle dimissioni di Ovadia. Secondo il sottosegretario, Ovadia avrebbe deciso di dimettersi per evitare che il consiglio comunale di Ferrara, ostile nei suoi confronti, bocciasse la richiesta di fondi per il teatro. Sgarbi chiede al sindaco di respingere le dimissioni.
Le dimissioni come sconfitta per la democrazia
Sgarbi considera le dimissioni di Ovadia una sconfitta per la democrazia e la libertà di pensiero. Secondo lui, l’attività culturale non può essere subordinata a una posizione politica, anche per chi rappresenta un’importante istituzione. Sgarbi sottolinea che il teatro di Ferrara ha ottenuto ottimi risultati con la gestione di Ovadia e che il direttore non può essere costretto al silenzio al di fuori delle sue funzioni.
Articolo originale tratto da Adnkronos