Molinari accusato di frode elettorale, richiesti 8 mesi di reclusione

Gli artificieri dei Carabinieri al Palazzo di Giustizia di Torino, dove due buste con polvere sospetta sono state recapitate a due pm, Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna, 7 giugno 2017. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

La procura di Torino ha richiesto una condanna di otto mesi di reclusione per Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei deputati, e per altre due persone coinvolte in un presunto caso di falso elettorale. Il pubblico ministero Gianfranco Colace ha specificato che questa è la pena minima richiesta.

Il caso riguarda le elezioni comunali a Moncalieri nel 2020

La vicenda si riferisce alle elezioni comunali che si sono svolte a Moncalieri, in provincia di Torino, nel 2020. Durante quel periodo, il nome di un ex membro di Forza Italia che si era appena unito alla Lega fu cancellato dalla lista dei candidati.

Accuse di falso elettorale

Secondo l’accusa, Molinari e le altre due persone coinvolte avrebbero commesso un falso elettorale, rimuovendo il nome dell’ex membro di Forza Italia dalla lista dei candidati. Questo avrebbe alterato il processo elettorale, influenzando il risultato finale.

La richiesta di condanna

La procura di Torino ha chiesto una condanna di otto mesi di reclusione per Molinari e gli altri imputati. Il pubblico ministero ha sottolineato che questa è la pena minima richiesta, suggerendo che potrebbe essere aumentata durante il processo.

La difesa di Molinari

La difesa di Molinari ha respinto le accuse, sostenendo che non ci sono prove concrete a sostegno dell’accusa di falso elettorale. Hanno sottolineato che il processo elettorale è stato condotto in modo regolare e che non ci sono stati tentativi di manipolare i risultati.

La decisione finale

La decisione finale spetterà al giudice, che valuterà le prove presentate durante il processo. Sarà sua responsabilità determinare se Molinari e gli altri imputati sono colpevoli o innocenti delle accuse di falso elettorale.