Pensioni, torna quota 103: cosa cambia
La possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi torna a quota 103, ma l’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Si allungano anche i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. L’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente.
Via ‘pignoramenti’ dalla bozza
Una nuova bozza della Manovra 2024 mette fine al polverone sul caso dei pignoramenti lampo dal conto corrente del debitore. L’articolo 23 sulle modalità per contrastare l’evasione fiscale prevede che l’agente della riscossione può avvalersi di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, prima di avviare l’azione di recupero coattivo.
Cedolare e superbonus, le novità
Le spese per le ristrutturazioni non sono più detraibili dall’imponibile della tassa del 26% sulle plusvalenze se effettuate entro dieci anni. È possibile scalare le spese al 50% se gli interventi agevolati si sono conclusi da più di cinque anni all’atto della cessione. Le domande per richiedere il Superbonus vanno presentate entro martedì 31 ottobre. Il bonus è riservato alle persone fisiche con reddito Isee inferiore a 15mila euro proprietarie dell’immobile o che abbiano un diritto reale di godimento.
Tredicesime escluse da taglio cuneo
Il taglio del cuneo fiscale per il 2024 non avrà effetti sulle tredicesime. È previsto un esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali. Il taglio del cuneo viene aumentato di un punto percentuale qualora la retribuzione mensile, per tredici mensilità, non superi 1.923 euro, al netto del rateo di tredicesima.