Un ragazzo di 17 anni, sospettato di aver commesso un omicidio a Genova, si è presentato ai carabinieri di Chiavari confessando il delitto. Tuttavia, una volta portato in questura a Genova, ha scelto di non rispondere alle domande del procuratore capo del tribunale per i minorenni. Il giovane, di nazionalità italiana, è stato fermato per l’omicidio di Ahmed Chawqui, un cittadino marocchino di 55 anni, che è stato trovato morto nella sua casa a Genova con diverse coltellate.
Il ragazzo si costituisce e fa alcune ammissioni
Il presunto assassino, che vive in un comune del Golfo del Tigullio, si è presentato in caserma a Chiavari questa mattina, accompagnato dalla sorella, e avrebbe confessato il delitto. Ha dichiarato: “Sì, l’ho ucciso io. Sono andato a casa sua perché mi stava molestando tramite chat e volevo che cancellasse il mio numero”. I carabinieri hanno preso nota delle sue parole e successivamente hanno accompagnato il ragazzo in questura a Genova. Tuttavia, una volta lì, il giovane ha scelto di non parlare ulteriormente per confermare quanto aveva dichiarato inizialmente.
Il ragazzo si avvale della facoltà di non rispondere
Una volta in questura a Genova, il ragazzo ha deciso di non rispondere alle domande del procuratore capo del tribunale per i minorenni. Non è stato fornito alcun motivo specifico per questa scelta. Le prime parole messe a verbale questa mattina sono state quindi le uniche ammissioni fatte dal giovane fino a quel momento.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA