Milei, il presidente con la motosega: Argentina sconvolta dalle elezioni

Con l’86% delle schede scrutinate, Javier Milei, candidato di Libertad Avanza, è in testa alle elezioni argentine del 2023 con il 55,9% dei voti. Il suo avversario, Sergio Massa, candidato di Union por la patria, si attesta al 44%. Massa ha già riconosciuto la vittoria di Milei, affermando che l’Argentina ha un sistema democratico forte e trasparente che rispetta i risultati.

Il percorso di Milei verso la presidenza

Javier Milei, noto come El Peluca per la sua folta chioma, è un anarco-populista libertario di estrema destra. Durante i suoi comizi, è solito brandire una sega elettrica per simboleggiare la sua intenzione di ridurre il bilancio dello Stato. Nato a Buenos Aires da una famiglia modesta di origini italiane, Milei ha iniziato la sua carriera come docente universitario di macroeconomia. Nel corso degli anni, ha guadagnato notorietà partecipando regolarmente a programmi televisivi e radiofonici, criticando prima il presidente conservatore Mauricio Macrì e successivamente il suo successore peronista, Alberto Fernandez. Nel 2021, Milei è stato eletto deputato. Il suo pensiero politico è affine a quello di figure come Donald Trump e l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, e ha partecipato a eventi del partito di estrema destra Vox in Spagna.

Le proposte di Milei e le sue controversie

Javier Milei si presenta come un nemico della “casta politica” e propone l’abolizione della Banca Centrale e la dollarizzazione dell’economia. Inoltre, nega il cambiamento climatico, considera l’educazione sessuale come un complotto contro la famiglia, si oppone all’aborto e sostiene la liberalizzazione del possesso di armi. Le sue posizioni estreme hanno suscitato preoccupazione e controversie, soprattutto quando ha messo in discussione il numero ufficiale di 30.000 desaparecidos durante la dittatura argentina.

Con l’avvicinarsi della vittoria di Milei alle elezioni argentine del 2023, l’Argentina si prepara a un cambiamento politico significativo. Resta da vedere come il nuovo presidente affronterà le sfide economiche e sociali del paese e come le sue posizioni estreme influenzeranno la politica nazionale.