La stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano si è aperta ufficialmente venerdì scorso, durante una piovosa serata di ottobre, presentando “La forza del destino” di Giuseppe Verdi. L’opera, diretta dal maestro Riccardo Chailly e con la regia di Leo Muscato, rappresenta l’ultima grande produzione sotto la supervisione del sovrintendente Dominique Meyer, che lascia il suo incarico dopo diversi anni di gestione. La presenza di figure di spicco della politica e della cultura italiana ha caratterizzato la serata, che ha visto l’assenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni, impegnati a Parigi per la cerimonia di riapertura di Notre-Dame. La senatrice a vita Liliana Segre ha occupato un posto d’onore nel palco reale, affiancata dalla moglie del presidente del Senato, Laura Di Cicco, e da Chiara Bazoli, compagna del sindaco Giuseppe Sala.
Un’apertura ricca di significato
L’apertura della stagione lirica ha avuto un inizio solenne con l’Inno di Mameli, brano simbolo dell’unità nazionale. In un momento di intensa emozione, alcuni membri del pubblico hanno lanciato un grido di protesta, esprimendo la loro preoccupazione per la casa natale di Giuseppe Verdi, Sant’Agata, attualmente in stato di degrado e chiusa da anni. Questo gesto ha richiamato l’attenzione su un tema delicato e spesso trascurato. La serata ha rappresentato non solo un ritorno alla musica dopo un lungo periodo di sospensioni a causa della pandemia, ma anche un’opportunità per sollevare questioni culturalmente significative.
Presenze illustri e tanta curiositÃ
Tra i primi arrivati, il Teatro alla Scala ha accolto nomi noti del panorama imprenditoriale, politico e artistico. Tra questi, Emma Marcegaglia, l’ex presidente di Confindustria Carlo Bonomi e l’altista Gianmarco Tamberi, al suo esordio in una prima scaligera. La presenza di Antonio Patuelli, presidente di Abi, e del leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha ulteriormente arricchito l’evento. Lupi, peraltro, ha mostrato un piccolo cornetto portafortuna, aggiungendo un tocco di leggerezza a una serata di alta cultura. La Fonte della Scala si è riempita di artisti come l’etoile Roberto Bolle, l’attore Pierfrancesco Favino e lo scrittore Alessandro Baricco, tutti attratti dalla magia della lirica.
Proteste e manifestazioni attorno al Teatro
Sebbene il palcoscenico della Scala fosse in festa, fuori dal teatro si è assistito a scene di protesta. Diverse manifestazioni hanno avuto luogo, organizzate da centri sociali, sindacati di base e gruppi attivi per i diritti umani, contestando in particolare la guerra in corso e il disegno di legge sulla sicurezza. Gli attivisti hanno portato avanti le loro richieste di attenzione verso tematiche sociali e politiche cruciali, comunicando un messaggio forte e chiaro.
Controversie legate alla presenza di Anna Netrebko
Parallelamente, si è avuta una manifestazione da parte della comunità ucraina e dell’associazione Piano Atlantico, che ha denunciato l’aggressione russa in Ucraina e ha espresso il proprio dissenso nei confronti di Anna Netrebko, soprano di fama internazionale, presente nel cast de “La forza del destino“. La sua figura è stata oggetto di dibattito in quanto considerata da alcuni come una sostenitrice del regime di Putin, perciò il suo coinvolgimento nell’opera ha creato tensioni, evidenziando le complicate dinamiche politiche legate alla musica e agli artisti.
“La forza del destino”: un capolavoro di Verdi
“La forza del destino”, un melodramma in quattro atti, ha una durata di circa quattro ore e rappresenta uno dei lavori più complessi ed affascinanti del compositore. La trama intreccia temi di destino, vendetta e amore, rendendola particolarmente adatta per una serata di apertura che rimarrà nella memoria di tutti gli spettatori. La qualità dell’orchestra, la bravura dei cantanti e la regia curata fanno di questo spettacolo un evento da non perdere nel panorama culturale milanese.
La stagione lirica del Teatro alla Scala si preannuncia, quindi, densa di eventi e significati, portando con sé un mix di grande musica, polemiche e momenti di forte impatto emotivo.