Milano in calo mentre l’Europa attende le decisioni di Trump sui dazi americani

mercati europei in ribasso a causa dell’incertezza economica e delle attese sui dazi di Trump, con performance contrastanti a piazza affari e cali significativi a Francoforte e Amsterdam
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Milano registra un calo economico mentre l'Europa osserva con attenzione le prossime decisioni di Trump sui dazi americani nel 2025

Mercati europei in turbolenza

In un contesto di forte incertezza economica, i mercati europei hanno vissuto una giornata caratterizzata da elevata volatilità, in attesa delle decisioni del presidente statunitense Donald Trump sui dazi. L’anno 2025 si apre con tensioni palpabili, e le borse del Vecchio continente hanno chiuso perlopiù in ribasso, evidenziando il nervosismo degli investitori.

Performance delle borse

La Borsa di Francoforte ha registrato il calo più marcato, scivolando dello 0,6%. Anche Amsterdam ha chiuso in negativo, con un ribasso dello 0,4%. Milano, rappresentata dall’indice Ftse Mib, ha terminato la seduta a 38.454 punti, con una flessione dello 0,27%. Londra e Parigi non sono state da meno, registrando cali rispettivi dello 0,3% e dello 0,2%. In controtendenza, Madrid ha mostrato una certa resilienza, chiudendo in positivo con un incremento dello 0,2%.

Andamento valutario e rendimento dei titoli

Sul fronte valutario, l’euro ha guadagnato terreno, salendo dello 0,3% e raggiungendo quota 1,085 contro il dollaro. Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a dieci anni ha mostrato un lieve miglioramento, chiudendo a 109 punti base, rispetto ai 110 di apertura. Il rendimento del titolo del Tesoro italiano si attesta al 3,81%.

Settore energetico e prezzi

Nel settore energetico, il mercato di Amsterdam ha visto un calo del prezzo del gas, con il future sul metano per maggio che ha registrato una diminuzione del 2,8%, portandosi a 41,2 euro al Megawattora. Il petrolio, invece, si mantiene stabile, cercando di risalire verso i 72 dollari al barile.

Andamento dei titoli a piazza affari

A Piazza Affari, i titoli hanno mostrato performance contrastanti. Leonardo si è rivelato il più debole, cedendo il 3% e scendendo a 44,6 euro. Anche Recordati e Amplifon hanno subito perdite, rispettivamente del 2,1%. Nel comparto finanziario, Bper ha visto un calo dell’1,5%. Dall’altra parte, Tim ha perso l’1,4%, mentre Poste ha chiuso in positivo con un incremento dell’1,3%. Tra i titoli che hanno brillato, Buzzi e Campari hanno registrato aumenti rispettivi del 2,4% e del 2,9%.

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