Un venerdì nero per i mercati finanziari
Un venerdì da incubo ha colpito i mercati finanziari , in particolare Milano e il resto d’ Europa , con il Ftse Mib che ha subito un crollo del 6,5%, perdendo ben 819 miliardi di euro. Questo drammatico ribasso è stato scatenato dalla guerra commerciale avviata da Donald Trump , che ha generato un’ondata di vendite a livello globale. La situazione è diventata così allarmante che l’indice milanese ha raggiunto il suo livello più basso dal tragico giorno dell’ 11 settembre 2001 , quando gli attentati alle Torri Gemelle segnarono un punto di non ritorno per l’ economia mondiale .
Le conseguenze delle ritorsioni cinesi
Le ripercussioni delle ritorsioni cinesi contro i dazi imposti dagli Stati Uniti hanno innescato un vero e proprio “panic selling” sui mercati, con il Volatility Index che ha toccato picchi mai visti dal crollo del settore bancario nel 2023 . Non solo Milano ha sofferto, ma anche altre piazze europee come Londra , Parigi , Francoforte e Madrid hanno visto i loro indici affondare, con cali compresi tra il 4,26% e il 5,8%. Questo rappresenta il peggior calo settimanale dal 2020 , anno in cui la pandemia di Covid ha sconvolto le economie globali.
Obbligazioni e prezzo del petrolio in calo
In questo contesto di incertezza, le obbligazioni hanno registrato un incremento, mentre il prezzo del petrolio ha toccato i minimi storici degli ultimi quattro anni. Jerome Powell , presidente della Federal Reserve , ha avvertito che i danni economici derivanti dalla guerra commerciale potrebbero rivelarsi più gravi del previsto, con conseguenze dirette su inflazione e crescita . Tuttavia, le sue dichiarazioni non hanno avuto l’effetto calmante sperato sui mercati, che hanno continuato a scivolare verso il basso. Lo S&P 500 , ad esempio, si avvia verso il suo peggior crollo dal marzo 2020 , mentre il Nasdaq 100 è entrato in un mercato “Orso”, cancellando quasi 6.000 miliardi di dollari dal suo picco.
Il mercato del petrolio e le opportunità di acquisto
Il petrolio ha subito un calo di circa il 14% in poche sedute, stabilizzandosi attorno ai 62 dollari al barile. Nonostante alcuni segnali positivi, come la crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti , i mercati sembrano ignorare il contesto favorevole. Un gestore ha osservato che “è la velocità e l’ampiezza dei cambiamenti politici a guidare i mercati”, evidenziando come le attuali incertezze stiano influenzando le decisioni degli investitori .
Le dichiarazioni di Trump e le prospettive future
Nel frattempo, Trump ha lanciato un messaggio provocatorio sulla sua piattaforma social, affermando che “questo è un grande momento per arricchirsi”. Alcuni esperti concordano, sostenendo che i titoli più performanti tendono a subire le perdite più consistenti, poiché gli investitori cercano di realizzare profitti. Tuttavia, per chi guarda al lungo termine, questo crollo potrebbe rappresentare un’opportunità di acquisto.
Il tycoon ha anche criticato Powell , suggerendo che sarebbe il momento ideale per un abbassamento dei tassi di interesse . “I prezzi dell’energia sono in calo, l’inflazione sta diminuendo e i posti di lavoro aumentano”, ha dichiarato, esortando il presidente della Fed a prendere decisioni più rapide. Powell , dal canto suo, ha risposto che non c’è fretta e che la Fed attenderà prima di apportare eventuali modifiche ai tassi .
Un futuro incerto per i mercati
In questo clima di tensione, il capo economista di J.P. Morgan ha avvertito che “ci sarà sangue” se Washington non cambierà rotta, suggerendo che un ulteriore crollo dei mercati potrebbe verificarsi già lunedì. Da quando Trump ha assunto la presidenza, Wall Street ha visto bruciare 9.600 miliardi di dollari, con 5.000 miliardi andati in fumo solo negli ultimi due giorni, secondo le stime di alcuni analisti. La situazione è quindi critica, e gli investitori si trovano a dover navigare in acque tempestose.