Migranti: Piantedosi espone il controverso dibattito sulla garanzia finanziaria di 5000 euro

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha chiarito che la “garanzia finanziaria” di 5.000 euro per i migranti non riguarda le persone trattenute nei Centri di Permanenza per i Richiedenti Asilo (Cpr). Si tratta invece di una nuova misura che sarà applicata alle nuove strutture di trattenimento per i richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, la prima delle quali verrà aperta domani a Pozzallo.

Il ministro ha spiegato che questa è una conseguenza del recepimento di una direttiva europea che consentirà di avviare procedure più rapide per l’accertamento dello status di rifugiati o per l’avvio delle procedure di espulsione. Attualmente, questi processi possono durare fino a tre anni, con un carico finanziario elevato per lo Stato. La direttiva prevede la possibilità di trattenere i migranti con un provvedimento convalidato dall’autorità giudiziaria e offrire loro l’alternativa di prestare una garanzia finanziaria per evitare il trattenimento.

Il ministro ha sottolineato che questa questione è marginale rispetto all’obiettivo principale, che è quello di risolvere il problema di tenere le persone in un limbo per anni sul territorio italiano. Il numero di migranti che arrivano in Italia non è un problema preoccupante in sé, ma il modo in cui si presentano i flussi migratori è incontrollabile e non sempre prevedibile. Ci sono onde di arrivi incontrollati che rendono la gestione di questa situazione molto complicata.

Il ministro ha espresso orgoglio per le azioni del governo in materia di migrazione e ha sottolineato che il governo ha collaborato con i territori e i sindaci per affrontare questa sfida.


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